I MORTI A MILANO CONTANO MENO DI QUELLI NELLA CAPITALE?

RAPINA IN CASA, MEDICO MUORE SOFFOCATO.
La vittima aveva 64 anni. Viveva al settimo piano di un palazzo vicino alla Fiera. Almeno 3 banditi, forse dell'Est
MILANO
- Un medico di 64 anni, Marzio Colturani, ginecologo in pensione, è morto la scorsa notte a Milano durante una rapina nella sua abitazione. Una rapina che si è trasformata in tragedia. È accaduto nei pressi della Fiera di Milano in una lussuosa abitazione al settimo piano di un palazzo in via Comerio 3, a pochi passi dal comando dei carabinieri. L'uomo viveva con il figlio trentenne.
SOFFOCATO - Secondo le prime ricostruzioni, nell'appartamento si sarebbero introdotti almeno tre banditi, forse anche quattro, probabilmente dell'Est europeo, a giudicare dall'accento e dalla testimonianza del figlio. I banditi avrebbero immobilizzato padre e figlio, imbavagliati con del nastro adesivo da pacchi e con il corpo avvolto da una coperta o un lenzuolo. Quando il figlio è riuscito a liberarsi, dopo che i banditi aveva lasciato la casa, ha visto che il padre, già malato, respirava a fatica. L'uomo sarebbe morto poco dopo, probabilmente proprio a causa dell'imbavagliamento. Inutile la chiamata al 118: quando sono arrivati i soccorsi era già morto.
NESSUNA EFFRAZIONE - I banditi sono entrati in casa poco dopo le tre di notte; forse con una chiave, visto che non c'è stata effrazione. Hanno sorpreso nel sonno il figlio della vittima, Luca, farmacista trentenne, lo hanno colpito con un pugno e immobilizzato e imbavagliato nella sua stanza. Poi sono entrati nella stanza del padre, che è vedovo, lo hanno immobilizzato e imbavagliato con del nastro adesivo e hanno svaligiato la casa portando via quadri, gioielli e soldi da una cassaforte. Il ginecologo aveva un altro figlio, Matteo, 34 anni, giornalista televisivo, che vive a Sesto Calende.
Il nostro punto di vista:
Un'altra vittima dell'efferata violenza dei delinquenti dell'Est Europa che viene trattata come normale notizia di cronaca nera. Eppure pochi giorni fa l'Italia si è emozionata ed indignata per l'omicidio romano di Tor di Quinto.
Tanti proclami da parte delle istituzioni e dei politici, tante belle parole alla TV, mentre oggi l'ultimo delitto, l'ennesimo, passa sotto silenzio. Forse a nessuno importa di un medico milanese morto nella sua abitazione, forse fa meno clamore l'omicidio di un ginecologo meneghino rispetto a quello di una giovane donna con una bella storia d'amore con un ufficiale dell'Esercito (nessuno ce ne voglia per questo parallelo, non siamo noi a fare distinguo tra le vittime dei macellai dell'est).
Forse non vivere nella città di Veltroni fa si che nessun politico, ad esempio Fini (giusto per non fare nomi), vada in visita alla città dicendo "non bisogna strumentalizzare" mentre sputa sentenze incolpando proprio quel Veltroni Sindaco della sua Roma ed il Veltroni neo leader del Partito Democratico. Un bersaglio appetito per i politici del centro destra.
E senza i riflettori puntati diventa poco interessante e producente fingersi dalla parte del cittadino, diventa inutile. Con questo modo di intendere la politica siamo di fronte all'ennesima sconfitta di uno Stato che dimostra ogni giorno tutte le sue brutture.
Ciascuno si preoccupa del suo cadreghino e finge coinvolgimento solo per quelle distorsioni della società che possano dare ulteriore notorietà, tramite giornali e televisioni, fregandosene poi di qualsiasi altra cosa che i mass media non amplifichino mettendola sulla bocca di tutti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Di recente c'è stato un fatto di cronaca nera che, per le circostanze in cui è avvenuto, avrebbe potuto legittimamente scatenare una protesta popolare fortissima e ciò in quanto trattavasi di fatto gravissimo che andava aldilà del semplice fatto di cronaca nera.
Mi riferisco alla orrenda e crudele morte dei coniugi trevigiani di qualche mese fa.
Lì oltre alla assurda crudeltà contro dei poveri anziani toruturati e uccisi, c'era anche una implicazione politica derivante dagli effetti dell'indulto: gli assassini erano stati messi in libertà per l'indulto.
Ma cosa è successo dopo quell'orrendo crimine?
Solo qualche timida ed inefficace protesta.
Poco, troppo poco!
Poco sia da parte politica sia da parte della società civile, certo, la cassa di risonanza mediatica sia in questo caso che in quello più recente di Milano non è reputata al livello di quella romana,
però certi politici che hanno appena gioito per il pacchetto sicurezza (sigh) avrebbero potuto fare qualcosa. Forse è proprio il non coinvolgimento "politico" che ha tenuto lontano i media e di conseguenza
la gente comune non si è sollevata (idem Milano), infatti quello che mi ha colpito è stato lo scarso coinvolgimento emotivo della comunità : l'attività lavorativa della comunità è proseguita come sempre, indifferente, .... in fondo erano solo dei semplici custodi ... non rappresentavano interessi economici rilevanti.
Eppure il fatto metteva in luce la drammatica situazione della gente semplice, senza difese, con di fronte una scellerata politica della giustizia che strafregandosene della gente indifesa mette in libertà criminali per svuotare le carceri.
Mi aspettavo una sollevazione popolare che, in quel caso sarebbe stata legittima e giusta .... invece la comunità è rimasta inerte, passiva .... e poi è subentrata l'indifferenza.
Si sarebbe dovuta indignare e portare alla ribellione la gente semplice ed indifesa.
E invece non è successo niente: e ciò non solo perchè da Roma non si sono mossi, ma perchè è stata la stessa comunita civile cui appartenevano quei due poveri anziani ad aver fatto pochissimo.
Ecco questa indifferenza dovrebbe far riflettere.
Dalcerri Fabrizio

Anonimo ha detto...

ma andate affanculo!

Anonimo ha detto...

Qualcuno si meraviglia quando arrivano notizie sulla bassa consistenza morale, intellettuale e morale dei signori leghisti?
Tutti rimaniamo stupiti ed increduli davanti ad un Calderoli (tra l'altro brutto come la morte, segno che madre natura ha abbinato in lui la bruttezza fisica e bruttezza d'animo), davanti ad un Bossi, ad uno Speroni e a tutti i campioni (o coglioni) del leghismo. Pero' pochi riescono a spiegarsi perche', proprio nel nord italia, presunta landa civile, sia nato uno dei partiti piu' vergognosi, disonesti (spesso al centro di scandali finanziari e non) e nefasti dell'intero occidente.
Basti pensae alla crema dei loro antenati garibaldini venduti ai falliti Savoia, per forzare, con la minaccia delle armi, un'Unità d'Italia, solo per depredare, con Garibaldi e Bixio, il sud con rapine al Banco di Napoli e di Sicilia, tra gli stupri di donne inermi e indifese! In quel 1860!!! CRIMINI CHE NON SI CANCELLERANNO MAI! ASSASSINI!

Il SUD RIFIUTA LA MONNEZZA LUMBARD DEI SUOI POLITICASTRI CORROTTI E MAFIOSI! NORD LADRONE!

NAB *