BUONE FESTE

La Sezione della Lega Nord per l'indipendenza della Padania augura a tutti gli operesi di trascorrere in allegria il capodanno e di vivere uno splendido e proficuo Duemilanove.

Casa della Libertà - OPERA

COMUNICATO STAMPA: Il Capogruppo del centrodestra di Opera esprime solidarietà al Sindaco Fusco per la sentenza della Cassazione che ha accolto il ricorso del PM avverso il suo proscioglimento dall’accusa di istigazione a delinquere.

Opera 7 novembre 2008
Alla luce di quanto accaduto a Roma, dove il solito Rom ubriaco alla guida di un automobile ha travolto e ferito tredici persone di cui tre versano in condizioni gravi, il Capogruppo della Casa della Libertà di Opera, Fabrizio Dalcerri, esprime solidarietà al suo Sindaco, Ettore Fusco, vittima della persecuzione della stessa magistratura che adottando due pesi e due misure ha lasciato libero il rom ubriaco colpevole di una quasi strage ed ha rimandato al giudizio di un giudice, nonostante fosse già stato prosciolto, il Sindaco che un anno e mezzo fa con la collaborazione di un intero paese rese possibile l’aggregazione popolare che evitò l’insediamento definitivo di un campo nomadi all’interno di un’area del Comune di Opera.
Come al solito l’insegnamento che giunge dai palazzi che amministrano la giustizia è all’opposto di quello che il sentimento popolare ritiene sia giusto e corretto: si premiano i delinquenti e si condannano i giusti.
Come la Lega Nord ripete da anni è giunta l’ora di fare gestire la giustizia a magistrati eletti dal popolo e che al popolo si debbano rapportare per motivare le proprie scelte.
Solo così potremo finalmente avere sentenze che non rispecchino gli orientamenti politici di chi le emette, o altri interessi destabilizzanti che non riusciamo neppure ad interpretare, ma delle decisioni prese sulla base di quelle che potrebbero essere le volontà della gente e soprattutto dei magistrati voluti dal popolo e quindi più vicino allo stesso nel modo di pensare.

Il Capogruppo della Casa della Libertà
FABRIZIO DALCERRI

Troviamoci a Basiglio Sabato 8 novembre

Sabato 8 novembre alle ore 20.00
presso il Ristorante:
“L’angolo di Basiglio” - Milano 3,
Piazza del commercio area c. comm.le di Milano 3
ci sarà la cena organizzata dalla sezione
Lega Nord di Pieve Emanuele.

Saranno presenti:

Sen. Angela Maraventano
Vicesindaco leghista di Lampedusa

On. Marco Rondini
Segretario Provinciale lega Nord

Ass. Davide Boni
Assessore Regione Lombardia

Il prezzo sarà di 25 Euro

Prenotazioni entro e non oltre mercoledì 5 Novembre presso: martesana@leganord.org

COMUNICATO STAMPA: La Magistratura perseguita il Sindaco Fusco.

Opera, 1 novembre 2008
Nel giorno dei Santi mi domando seriamente a quale io debba votarmi per vincere la persecuzione della Magistratura.
Sono stato prosciolto per non avere commesso il fatto, nel giorno di San Valentino dello scorso febbraio, da un Gup di Milano che ha scrupolosamente esaminato la montagna di prove che il PM Barbaini aveva cercato di montare a mio carico. Successivamente la mia gente ha dimostrato di amare il suo attuale primo cittadino ribaltando qualsiasi previsione elettorale ed assicurandomi lo scranno del Borgomastro. Quanto ancora devo aspettare per poter dimostrare la mia estraneità a qualsiasi accusa mossa nei miei confronti?
Forse devo aspettare l’arrivo dei Santi Innocenti, il 28 dicembre nel giorno del mio trentanovesimo compleanno, quando si ricordano i bambini che a Betlemme di Giuda furono uccisi dall’empio re Erode, perché insieme ad essi morisse il bambino Gesù che i Magi avevano adorato?
La sentenza del Gup milanese non era stata rovesciata dalla Corte d’Appello, che rigettò il ricorso del PM, ma che dovette inoltrarlo su richiesta dello stesso alla Corte di Cassazione.
La Corte romana invece, nonostante l’avvocato di Fusco l’Onorevole Matteo Brigandì avesse persuaso la Procura di Cassazione a chiedere la conferma dell’assoluzione, si è espressa nel giorno del Capodanno Celtico con il rinvio ad un Giudice di Milano per riesaminare l’intero caso e decidere se mandare a giudizio, e quindi processare, il Sindaco di Opera per un reato che sarebbe già troppo considerarlo d’opinione.
Il Sindaco Ettore Fusco apprende serenamente questa decisione che, visto il clima che si respira nelle aule dove si amministra la giustizia, non lo stupisce più di quanto fu meravigliato dal proscioglimento che arrivò nonostante la pressione mediatica sul Giudice milanese Marco Maria Alma.
Il fatto che la Procura della Cassazione, rappresentata da Mauro Iacoviello, avesse comunque dato ragione all’allora Consigliere Comunale della Lega Nord e che la stessa Corte abbia invece scelto l’incredibile strada dell’accoglimento del ricorso del PM è degno di nota poiché si presentano adesso scenari inquietanti:
Il caso di Fusco torna ad essere esaminato preliminarmente a Milano ed un altro Giudice potrà decidere nuovamente di non rinviarlo a giudizio. Cosa succederà a quel punto? Il PM potrà ricorrere un'altra volta per rimettere in circolo la macchina della magistratura fino a trovare un altro giudice finalmente disposto a perseguitare un cittadino già assolto da un magistrato e dal voto popolare che lo ha fatto salire sulla poltrona del primo cittadino nel suo paese? E quando finalmente Fusco sarà rinviato a giudizio, e quindi sottoposto alla gogna di un processo, per quale ragione il Cittadino di Opera non potrà ricorrere a quella sentenza? Quale giustizia amministrata nel nome del Popolo, e che si possa definire uguale per tutti, ha la sfacciataggine di considerarsi realmente equa a questo punto?
Ai posteri l’ardua sentenza ed al Ministro della Giustizia l’onere di provvedere affinché tali vessazioni non abbiano a ripetersi in futuro.
Ettore Fusco – Sindaco di Opera

PAROLA D'ORDINE DA ROMA: PERSEGUITARE I LEGHISTI!!!

ETTORE FUSCO AVRA' UN NUOVO PROCESSO, INVITO' CITTADINI AD OCCUPARE CAMPO NOMADI
Roma, 31 ott. (Adnkronos) - Ettore Fusco, il sindaco leghista di Opera, nell'hinterland milanese, dovrà essere riprocessato per istigazione a delinquere in relazione alla devastazione del campo rom di Opera, avvenuta il 21 dicembre del 2007. Lo ha disposto la Prima sezione penale della Cassazione che con la sentenza 40684 depositata oggi spiega il perchè, lo scorso 16 ottobre, ha annullato l'assoluzione accordata a Fusco, all'epoca dei fatti consigliere di opposizione della Lega Nord, dal gup di Milano lo scorso 14 febbraio. Fusco, durante una seduta consigliare, era intervenuto parlando alla folla esasperata, più di cento persone, che aveva invaso l'aula e li aveva invitati ad occupare la tendopoli realizzata dal comune per ospitare un campo nomadi. Successivamente si era pure affacciato dalla finestra del palazzo comunale e con un megafono aveva ribadito la necessità di spostare la protesta al campo nomadi.
La protesta era degenerata tanto che i manifestanti diedero alle fiamme le tende destinate ad accogliere i rom sfrattati pochi giorni prima dal campo di Via Ripamonti a Milano. Ne era scaturita una denuncia a Fusco per il reato previsto dall'art. 414 c.p., accusa dalla quale era stato assolto lo scorso 14 febbraio. Secondo il gup, Fusco non andava condannato perchè aveva semplicemente invitato gli operesi "a occupare il campo nomadi senza mai fare riferimento ad azioni violente e con lo scopo di tutelare gli interessi dei cittadini".Contro l'assoluzione, la Procura di Milano ha fatto ricorso con successo in Cassazione, sostenendo che "l'istigazione posta in essere da Fusco conteneva quel corredo di modalità concrete dell'azione che faceva trasmodare la manifestazione del pensiero nell'istigazione".
Piazza Cavour ha accolto il ricorso del pm e ha sottolineato che per fare scattare una condanna per istigazione a delinquere basta che "sia posta in essere in pubblico la propalazione di condotte che configurino precise azioni delittuose, con rappresentazioni di azioni concrete che possano indurre altri alla commissione di tali fatti". Un'analisi, ha precisato ancora la Cassazione rinviando il caso al gup di Milano, che "deve essere condotta in relazione alla situazione concreta per verificare quale forza persuasiva e suggestiva potevano avere le frasi pronunciate ai fini istigatori della condotta". La Procura della Cassazione, rappresentata da Mauro Iacoviello, aveva chiesto di confermare l'assoluzione all'attuale sindaco di Opera.
(Dav/Gs/Adnkronos) 31-OTT-08 16:22

VENEZIA, 14 SETTEMBRE 2008

IL POPOLO PADANO INVADE LA LAGUNA... numeroso come ai tempi della proclamazione della Padania.

Un altro successo della Potentissima LEGA NORD e del suo Grande UMBERTO BOSSI.

PULLMAN GRATUITI PER VENEZIA

DOMENICA 14 SETTEMBRE ALLA TRADIZIONALE FESTA DEI POPOLI DI VENEZIA VI PORTIAMO GRATUITAMENTE IN PULLMAN.
PARTENZA DAL PARCHEGGIO DELLA EX COOP DI OPERA ALLE ORE 6.50 CON RITORNO IN SERATA.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI, ENTRO VENERDI' 12 SETTEMBRE, TELEFONARE ALLA SEZIONE DI OPERA 3481311083 OPPURE ALLA SEGRETERIA PROVINCIALE AL 0266211218
COME TUTTI GLI ANNI SARA' UN EVENTO CHE SEGNERA' LA POLITICA NAZIONALE POICHE' LE NOSTRE BATTAGLIE DIVENTANO POLITICA DEL GOVERNO ED I NOSTRI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI SARANNO TUTTI PRESENTI A PARTIRE DA BOSSI.
QUEST'ANNO IL NOSTRO SINDACO FUSCO SARA' PRESENTE SUL PALCO DELLE AUTORITA'.
Padania libera!

ORDINANZA CONTRO LE PROSTITUTE ED I LORO CLIENTI. COSA NE PENSATE?

COMUNICATO STAMPA DEL COMUNE DI OPERA:
TEMPI DURI PER I CLIENTI DELLE PROSTITUTE

Opera, 27 agosto 2008
La sicurezza è ancora al centro dell’attività amministrativa del Sindaco Ettore Fusco.
Nella lotta alla prostituzione il primo cittadino operese, come preannunciato a ferragosto quando un centauro perse la vita sulla S.S. Valtidone, firma l’ordinanza che di fatto colpisce i clienti delle prostitute. Bersaglio del Sindaco sono tutti quegli automobilisti che, fermandosi anche solo a trattare con le lucciole, mettono a rischio l’incolumità di chi transita sulle strade dove i cercatori di compagnia a pagamento si rendono troppo spesso autori di manovre azzardate che nel corso degli anni si sono rivelate mortali in troppe occasioni.
Il Comune di Opera, con la sua rigida politica a favore della sicurezza e del decoro, non ha prostitute sul suo territorio ma purtroppo ne conta alcune sulle strade confinanti, in particolare quelle di competenza del Comune di Locate di Triulzi, dove sono sempre di più le prostitute che prendono servizio senza che l’Amministrazione intervenga per porre fine alla vergognosa pratica. Questo nonostante le richieste di Opera ripetutamente fatte al collega locatese Preli sin dall’insediamento del Sindaco Fusco e dopo alcuni interventi fatti di concerto tra la Polizia Locale operese ed i Carabinieri al confine tra i due comuni.
Purtroppo con la nostra ordinanza non avremo comunque la possibilità di garantire l’incolumità dei nostri cittadini in quanto l’eventuale sanzione sarebbe commessa sul territorio di Locate ma, apponendo i cartelli in prossimità di quelle aree che confinano con le nostre, contiamo di dissuadere gli automobilisti dal caricare a bordo le prostitute e quindi fare si che queste si trasferiscano altrove preservando gli operesi dai rischi provocati dalle inversioni di marcia improvvise e dalle altre manovre azzardate.
Con questa ordinanza ci siamo rafforzati, qualora qualche lucciola riprovasse ad insediarsi sul suolo operese, con un arma in più per legittimare l’intervento della nostra efficiente Polizia Locale che necessità, per agire con determinazione, degli strumenti idonei che grazie al Ministro Maroni, ed alla politica del Viminale sulla sicurezza, stanno giungendo ai comuni attraverso i maggiori poteri ai sindaci.
Adesso ci aspettiamo un analoga determinazione da parte del Sindaco locatese al fine di risolvere una volta per tutte questa vicenda e lasciare che i nostri agenti possano dedicarsi al mantenimento dell’ordine ed alla prevenzione dei crimini sul territorio anziché dover pattugliare le zone limitrofe a quelle del nostro paese per cercare di limitare i danni del meretricio sul comune confinante.
La sanzione prevista dall’ordinanza, a chiunque si fermi a contrattare con le prostitute, è pari a €500,00 ed alla denuncia penale che può implicare fino a tre mesi di carcere.

Il Sindaco di OPERA Ettore Fusco

28 luglio 2008: L'Onorevole Rondini si sposa

Tanti auguri al valoroso Onorevole MARCO RONDINI che oggi, nel castello di Melegnano, celebra le sue nozze.
Dagli amici di Opera: AUGURI... (a confronto del matrimonio, Roma ladrona è una passeggiata)

BORGHEZIO: PREOCCUPATO IL PREMIER TARICEANU PER I ROMENI IN ITALIA?

Se il premier romeno Tariceanu, bontà sua, ci comunica testualmente che "una parte consistente dei cittadini romeni che vivono in Italia è preoccupata", figurarsi noi che abbiamo le carceri strapiene di suoi connazionali non precisamente dediti ad attività lecite... Quanto al timore che possano essere attuate in Italia pratiche discriminatorie, in particolare con il censimento dei nomadi e nei riguardi dei bimbi rom, la Romania può star tranquilla, date le chiare precisazioni offerte anche in sede europea dal Governo italiane e di cui, molto autorevolmente, il Presidente della Commissione Europea Barroso ha dato atto.
Piuttosto, il premier Tariceanu si dovrebbe ricordare che uno degli ostacoli che per lungo tempo si sono frapposti all'entrata della Romania nell'UE - oltre alla corruzione interna - è stato proprio il trattamento discriminatorio verso le minoranze, rom compresi.
Nel nostro Paese un antico detto popolare irride il bue che dà del cornuto all'asino. Pacatamente, consiglierei alle Autorità romene di tenerne conto...
Il Segretario Federale
On. UMBERTO BOSSI

interverrà alla Festa Provinciale della Martesana
presso il Centro Sportivo di via Toti, ang. via Serra, di Paderno Dugnano,
Venerdì 4 luglio alle ore 20.30.

PIEVE EMANUELE: LA LEGA NORD ABBANDONA ROCCO PINTO. VENTO DI SECESSIONE PER FIZZONASCO.

La Sezione della Lega Nord di Opera, guidata dal Sindaco Ettore Fusco, appoggia l'operato del Carroccio pievese nella scelta relativa le iniziative future a favore dei cittadini del comune confinante.
Clamorosa svolta nella politica di Pieve Emanuele. La Lega Nord, Movimento che ha appoggiato lo schieramento di centro-destra alle ultime elezioni amministrative, chiude a Rocco Pinto e alla sua maggioranza capitanata dal PDL. Lo annuncia il Referente Locale Pier Paolo Antonelli: ”Nell’ultima campagna per le elezioni amministrative abbiamo appoggiato con lealtà un candidato Sindaco e una coalizione che doveva essere garante anche dei programmi del Movimento che rappresento, ma nonostante i nostri elettori abbiano contribuito in modo determinante alla vittoria della coalizione di centrodestra, non abbiamo avuto riscontri nell’azione di governo della nuova Giunta pievese. Ritengo questo atteggiamento inaccettabile e sono convinto che i Pievesi possano intuire da soli quali siano le motivazioni per cui non si sia voluto coinvolgere la Lega nel governo della nostra Città, nonostante la coesione a livello nazionale. I nostri ministri stanno lavorando in modo eccellente, soprattutto in materia di sicurezza,“ prosegue Antonelli, “i comuni governati dalla Lega Nord, come ad esempio Verona, o, nella realtà locale, Opera, sono solo un esempio di quello che sta accadendo e di cosa vuole in realtà la gente. Ma Pieve Emanuele è la dimostrazione di quanto sia diversa la realtà locale da quella nazionale. Subito dopo il voto, i nostri ormai ex-alleati del centro-destra di Pieve hanno pensato bene di escludere le nostre idee e i nostri programmi dal governo cittadino, impedendoci di fatto di poter collaborare e controllare il buon operato della giunta. E su questioni importanti, quali T-Red, passaggio a livello e sicurezza, nonostante il nostro disappunto sulle scelte dell’Amministrazione, non ci è stata fornita nessuna risposta esauriente. Per non parlare poi dei cittadini che continuamente ci contattano inferociti perché, a loro dire, sono passati dalla padella alla brace. Soprattutto nella frazione di Fizzonasco, dove questa Amministrazione sta proseguendo nel segno di quella precedente, abbandonando i residenti a loro stessi. Proprio a Fizzonasco intendiamo riunire la cittadinanza nei prossimi giorni, al fine di valutare proposte e soluzioni per uscire dallo stato di abbandono, senza escludere ipotesi di secessione, aggregandosi a comuni limitrofi o costituendo un Comune ex-novo, come successe anni fa per Baranzate. In uno dei prossimi consigli comunali”, conclude Pier Paolo Antonelli, “i nostri militanti esterneranno pacificamente il loro benservito a chi ha creduto di poter utilizzare il consenso della terza forza politica di Pieve Emanuele. A Rocco Pinto e alla sua maggioranza ricordiamo che sono stati legittimati a governare dai voti della Lega, che a suo tempo consentirono loro di vincere; oggi non possono più contare su quei voti, né tantomeno sulla legittimazione a governare che da quei voti deriva. Il consenso elettorale si conquista giorno per giorno lavorando bene per i propri cittadini, dei quali un’Amministrazione seria non si può ricordare solo ogni cinque anni”

DOMENICA 29 GIUGNO 2008

GAZEBO LEGA NORD
IN OCCASIONE DELLA
FESTA PATRONALE
ORE 9.30 - 19.00
IN VIA GEMELLI
ANGOLO VIA LEOPARDI

PADERNO, DOMENICA 6 LUGLIO 2008: FESTA DEI GIOVANI PADANI


Domenica 6 luglio 2008 - ore 10.00-18.30
presso l'Area Feste di Paderno Dugnano (MI)centro sportivo comunale di Via Toti (zona piscina) - 2° Torneo ACQUA VOLLEY SAPONATO
(2 campi, 6 gironi da 4 squandre... 3 partite garantite a tutti!)
- DJ SET
- BIRRA, birra, birra...
- ANGURIATA con sorpresa! :)
- HAPPY HOURS E DAMA ALCOLICA- Gazebo MGP- Mostra Fotografica indipendentista

info e prenotazioni dalla PADANIA: JARI: cel. 347.91.82.740
martesana@giovanipadani.com

info e prenotazioni da OPERA: FABRIZIO: cel. 3471591894
legaopera@tiscali.it

info torneo acqua volley saponato:- Giocatori per squadra: 5 più eventuali riserve;
- Si accettano le iscrizioni delle prime 24 squadre;
- Si accettano anche iscrizioni di singoli giocatori
Indicazioni stradali:Strada statale dei Giovi (Milano-Meda) USCITA n° 4 direzione Paderno, alla prima rotonda girate a destra e siete arrivati

DOMENICA 1 GIUGNO: RADUNO DI PONTIDA

Domenica primo giugno dalle ore 9.00 la Lega Nord e il suo popolo si ritroveranno sul sacro prato di Pontida, per il tradizionale raduno di giugno, per festeggiare la grande vittoria del 13 e 14 aprile e per mantenere un impegno preso proprio a Pontida, una settimana prima del voto, quando i candidati leghisti per il Parlamento giurarono solennemente fedelta' alla propria terra e alla propria gente davanti all'Abbazia di Pontida". Sarà una grande festa della Padania, perché la Padania è grande.
RITROVO PER PARTENZA DA OPERA PARCHEGGIO EX COOP DI VIA EMILIA ORE 07.45
Per informazioni: Fabrizio 3471591894 oppure legaopera@tiscali.it

la squadra di Governo per Opera

La squadra di Governo operese è così composta:
  • ETTORE FUSCO - SINDACO
  • ANTONINO NUCERA - VICESINDACO E ASSESSORE
  • LORENZO BOZZINI - ASSESSORE
  • ALBERTO PINO POZZOLI - ASSESSORE
  • ILEANA ZACCHETTI - ASSESSORE
  • CORRADO ANELLI - ASSESSORE
  • GAETANO TEDESCHI - ASSESSORE
  • MARIA PIA GIMMILLARO - ASSESSORE

PER OPERA, VOTA E FAI VOTARE

Metti una croce sul simbolo e scrivi una preferenza indicando il cognome di uno dei candidati della Lega Nord.
  • COLOMBO RENATO
  • DALCERRI FABRIZIO
  • GUSMERI SIMONE

Per conoscerli cliccare su: www.loperese.blogspot.com

OPERA: VENERDI' 4 APRILE ORE 21 AREA PARCHEGGIO EX COOP

TORNANO A OPERA I MITICI OXXXA
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OFFERTO DALLA LISTA
FUSCO SINDACO

DOMENICA 30 MARZO L'ASSESSORE BONI A OPERA

L'Assessore all'urbanistica della Regione Lombardia DAVIDE BONI sarà a Opera Domenica 30 marzo presso il gazebo con grigliata davanti allo Sporting Mirasole di Noverasco che avrà inizio alle ore 16.30

GIOVEDI' 27 MARZO ORE 20.30 PIZZATA.

Giovedì sera alle ore 20.30 appuntamento alla Corte del Moro per una pizzata tra sostenitori e simpatizzanti della Lega Nord.
Gradita conferma della presenza al 3481311083 oppure via e-mail a legaopera@tiscali.it
La Corte del Moro si trova in Via Vigentina 18 in località Moro di Locate di Triulzi. Praticamente dopo il Dosso Cavallino in direzione Pieve Emanuele sulla destra.

COMUNICATO STAMPA: SABATO 29 E DOMENICA 30 OLTRE 2000 GAZEBO NELLE PIAZZE DEL NORD PER L’INIZIATIVA “VIENI A CONOSCERE IL TUO CANDIDATO”

Opera, 25 marzo 2008.
Sabato 29 e domenica 30 marzo la Lega Nord si mobilita su tutto il territorio della Padania con una grande “gazebata” mirata a far conoscere ancora meglio ai cittadini i circa 500 candidati nelle liste leghiste per le prossime elezioni Politiche del 13 e 14 aprile.
Titolo dell’iniziativa è “Vieni a conoscere il tuo candidato”: nelle piazze del Nord saranno, infatti, presenti oltre 2000 gazebo dove i cittadini potranno ottenere le necessarie informazioni sulle liste, sui candidati e sui punti del programma elettorale che il movimento intende portare avanti.
A Opera i gazebo saranno posizionati SABATO 29 MARZO dalle 9.30 alle 12.30 nella Piazza XXV aprile (P.za del mercato) e DOMENICA 30 MARZO in Via Dante angolo Viale Berlinguer dalle 10.00 alle 12.30.
Ai gazebo parteciperanno Ettore Fusco, Candidato Sindaco per Opera con il Popolo della Libertà, la Lega Nord e l’UDC, oltre che candidato alla Camera dei Deputati con la Lega Nord nella circoscrizione Lombardia 1, altri candidati al Comune di Opera ed al Parlamento, tra cui il Segretario Provinciale della Martesana Marco Rondini, l’Assessore Regionale Davide Boni ed altri politici attualmente in carica nelle istituzioni.

I CANDIDATI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI LOMBARDIA 1 (Milano e provincia)

1 BOSSI UMBERTO
2 GIORGETTI GIANCARLO
3 PIROVANO ETTORE PIETRO
4 GRIMOLDI PAOLO
5 SALVINI MATTEO
6 CHIAPPORI GIACOMO
7 D'AMICO CLAUDIO
8 MOLTENI LAURA
9 DESIDERATI MARCO
10 MERONI FABIO
11 PORTA GIANCARLO
12 AIRAGHI ALBA MARIA
13 FUSCO ETTORE
14 TABACCO ALESSANDRA
15 PASE RICCARDO
16 MAGGI DANIELA
17 RAMPININI RENZO
18 MANZOTTI FRANCESCA
19 GILBERTI LUDOVICO MARIA
20 GALLI CINZIA
21 COZZI MASSIMO
22 BERNARELLO ALESSANDRA
23 GALIMBERTI EMANUELE
24 VISMARA MARIA CRISTINA
25 MAURI ALESSANDRO
26 BELOTTI FLORIANA ATTILIA
27 IEZZI IGOR GIANCARLO
28 VON BERGER LONGINO MARIA GRAZIA
29 CASATI RENZO
30 MICHELI ELEONORA MARIA
31 MACCHI GIANLUIGI
32 ALBERTINI DANIELA GIORGIA
33 BELTRAMELLO NICO
34 COLOMBA ARGIA GIUSEPPINA
35 ROVAGNATI SILVANO
36 CRETTI CLAUDIA
37 MAZZOLA CLAUDIO
38 ZANABONI DENIS
39 MORETTI ANDREA ANGELO
40 BARLETTA DANIELE DAVIDE

VOTA ETTORE FUSCO SINDACO DI OPERA

I CANDIDATI DELLA LEGA NORD ALL'INTERNO DELLA LISTA:


  • Colombo Renato

  • Dalcerri Fabrizio

  • Gusmeri Simone

Solo portando i nostri candidati in Consiglio Comunale potremo ottenere i risultati che speriamo di raggiungere proprio per voi cittadini operesi.


Più forza alla Lega Nord significa più garanzie per gli operesi.

17 FEBBRAIO 2008: OPERA CON LA MALPENSA.

Anche gli operesi hanno manifestato davanti all'aereoporto di Malpensa contro la chiusura dell'essenziale terminal padano.
Roma vuole mettere in ginocchio l'economia lombarda e dell'intera Padania dopo aver fatto fallire miseramente Alitalia.
Noi diciamo NO e lotteremo fino in fondo per salvare le nostre infrastrutture e le risorse per migliaia di famiglie del Nord.
Al comizio hanno preso la parola il Segretario Federale Umberto Bossi, i segretari nazionali del Piemonte, del Veneto e della Lombardia Roberto Cota, Giampaolo Gobbo e Giancarlo Giorgetti e la Segretaria del SinPa, sindacato padano, Rosy Mauro.
Dopo di loro hanno difeso la struttura lombarda anche il Segretario della Lega Nord Emilia, Calderoli, Maroni e Castelli.
Anche il Governatore della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha partecipato alla manifestazione del Carroccio a difesa dei lavoratori della Malpensa e della struttura internazionale.
Proprio Formigoni, uomo di Forza Italia, ha gridato dal palco accanto a Bossi ed insieme alla folla di leghisti "Padania libera".
Solo votando Lega Nord alle elezioni di aprile avremo la certezza che qualcuno si batterà per la nostra terra ed il lavoro della gente che la abita.

DIFENDERE LA PADANIA NON E' REATO. LIBERTA' PER TUTTI GLI OPERESI.

Assolto il Consigliere Ettore Fusco dall'infame accusa di istigazione a delinquere per il rogo del campo nomadi del 21 dicembre 2006.
L'Avvocato Simona Norreri, il difensore di fiducia, ha messo k.o. la pubblica accusa smontando la requisitoria con la quale si chiedeva il rinvio a giudizio per il Capogruppo della Lega Nord che in quella sera si è limitato a svolgere bene il proprio dovere istituzionale.
Ettore Fusco ha difeso il proprio territorio da un pericolo che la popolazione ha avvertito forte.
La libertà della Padania si raggiungerà attraverso piccoli passi, come questo, e con il cuore della gente come quella di Opera. Gente che ha il coraggio di lottare per quello in cui crede.
Il pensiero adesso è rivolto agli otto ragazzi che ancora sono sotto processo ed ai quali non faremo mancare il nostro sostegno.
Qualcuno vuole fargliela pagare per tutti noi... ricordiamoci che Opera ha vinto la sua battaglia per la sicurezza e la legalità anche grazie a loro.
Avete mai pensato a cosa sarebbe oggi dell'area circense se non ci fossero stati questi otto amici?
PADANIA LIBERA.

MANIFESTIAMO

Per adesioni ai pullman gratuiti o autocolonne telefonare alla Lega Nord Sezione di Opera 3481311083

ETTORE FUSCO CANDIDATO SINDACO CDL

Finalmente è stata ufficializzata la scelta di Ettore Fusco candidato Sindaco per Opera di tutto il centrodestra.
Dopo un'attenta valutazione dei possibili pretendenti alla carica di primo cittadino è certamente stato scelto il più idoneo e meritevole sulla base dell'attaccamento al territorio, dell'onestà e dei sacrifici fino ad oggi fatti per il bene e gli interessi dei propri concittadini.
Opera avrà un grande Sindaco di centrodestra con una squadra di amministratori preparati e vogliosi di cambiare veramente questo paese.
Facciamo nostra la frase di Ettore Fusco "oggi sono orgoglioso di essere operese" rimarcando la nostra personale soddisfazione e l'onore di essere rappresentati da una persona capace e decisa che guiderà il nostro Comune nel processo di rinnovamento.
Insieme all'amico Ettore anche noi diciamo: orgoglios de vess overes.
Per la Sezione operese della Lega Nord - Fabrizio Dalcerri

MARINI NON TROVA CONSENSO PER IL GOVERNO

Marini ha rimesso nelle mani del presidente della Repubblica l'incarico affidatogli non avendo potuto mettere insieme una maggioranza che lo seguisse almeno per la riforma elettorale che, evidentemente, non è un problema per il paese. Almeno non il più grande.
In caso di scioglimento domani, 5 febbraio, la prima domenica utile per le elezioni sarebbe il 23 marzo, ma sarà il giorno di Pasqua e dunque non si potrà votare. L'ultima domenica papabile é invece quella del 13 aprile. La scelta, dunque, dovrebbe cadere tra il 30-31 marzo, il 6-7 aprile e il 13-14 aprile.
Questo significa che le elezioni amministrative potrebbero essere anticipate insieme alle politiche e pertanto voteremo per il nuovo Sindaco di Opera tra due mesi.
Diamoci da fare poiché da oggi siamo ancora di più in campagna elettorale.

ELEZIONI SUBITO!

In Via Corridoni, nel centro congressi della Provincia di Milano, si sono radunati gli Stati Generali della Lega Nord milanese per chiedere a gran voce elezioni subito e nessun compromesso con la prodiana Roma ladrona.
Organizzatori e relatori dell'evento sono stati Matteo Salvini, capogruppo a palazzo Marino, Fabio Meroni consigliere provinciale, Fabrizio Cecchetti consigliere regionale, gli assessori Boni, Zanello e Orsatti della giunta regionale, gli onorevoli Garavaglia e Grimoldi, il senatore Fruscio e la rappresentante dell'associazionismo padano Galan.
Cinquecento militanti di Milano ed alcuni comuni dell'hinterland hanno applaudito gli interventi dei guerrieri padani promettendo battaglia e dando la propria disponibilità a cominciare una campagna elettorale che, nonostante l'incarico del Presidente Napolitano al Presidente del Senato Marini per valutare se possibile formare un nuovo governo per il paese, ha preso ufficialmente il via con la caduta del fallimentare Romano Prodi.
In verità la Lega Nord non smette mai di fare campagna elettorale poiché informa i cittadini e battaglia quotidianamente contro le arroganti pretese del governo oppressore di un Nord sempre più vittima della Roma sprecona e zozzona che sta facendo chiudere Malpensa, dopo aver fatto fallire Alitalia, e cerca di riempire di immondizia le regioni padane per salvare la gente del sud, e soprattutto i loro politici aguzzini, dalle montagne di spazzatura lungo le strade.
Alla serata doveva partecipare il Segretario della Lega Lombarda, l'Onorevole Giancarlo Giorgetti che, causa malattia, ha dovuto dare forfait.
L'evento è stato organizzato in due giorni dal Carroccio milanese guidato dal Segretario Provinciale Matteo Salvini che, poche ore dopo la caduta di Prodi, aveva già organizzato la prima manifestazione popolare davanti alla Prefettura per ridare la voce al popolo.

DUE PESI E DUE MISURE... siamo alle solite.

Opera, 29 gennaio 2008
Alla cortese attenzione di:
. Ufficio di Polizia Locale
· Direttore del Personale
· Sindaco Alessandro Ramazzotti
· Centro “Giardino delle età”

Oggetto: Segnalazione gestione arbitraria di edificio pubblico.
Il Sottoscritto Ettore Fusco, Consigliere Comunale della Lega Nord per l’indipendenza della Padania, segnala quanto in oggetto affinché chi di competenza possa regolarsi in merito alle responsabilità di eventuali comportamenti scorretti da parte di qualcuno dei coinvolti nella vicenda.
Domenica 20 gennaio, dopo avere tenuto un assemblea pubblica al centro civico “Pasolini”, la Lega Nord lasciava affissi sulla parete del corridoio che porta all’auditorium, all’interno del cancello d’ingresso al complesso, tre manifesti di cui uno recante avviso di corso gratuito per attività sportiva di utilità sociale.
Nel pomeriggio del giorno seguente una solerte dipendente segnalava allo scrivente la lamentela dei responsabili del centro anziani e ne intimava quindi l’immediata rimozione.
Naturalmente i manifesti venivano rimossi nell’arco di un ora a cura della Lega Nord, rea di averli lasciati affissi, senza neppure mettere in discussione il fatto che se avessero recato un qualsivoglia disturbo, laddove erano rimasti semplicemente fissati con dello scotch, potevano rimuoverli anche gli interessati. La Lega provvedeva quindi a rimuovere, giustamente in proprio, i suoi manufatti dimenticati nel corridoio di accesso all’auditorium.

Invece, a distanza di due giorni dall’uso del centro civico “Pasolini” per una riunione partitica del nuovo Partito Democratico in data 27 gennaio, osserviamo almeno tre manifesti lasciati affissi in luoghi differenti: uno che ricopre l’intera bacheca con avvisi al pubblico, uno sulla porta dell’auditorium ed uno su centralina elettrica nel Largo Nenni dinanzi all’ingresso della scuola elementare. Di altri non ci è dato vedere dall’esterno.
Adesso vorremmo capire se alle persone cui davano fastidio i tre manifesti leghisti, uno accanto all’altro sul muro del corridoio che porta all’auditorium, non danno fastidio quelli lasciati dal Partito Democratico che, addirittura, coprono anche la bacheca con gli annunci ai cittadini.
Non interessa allo scrivente sapere chi, e perché, ha posto la questione dei manifesti leghisti lasciati in un luogo forse non consono, ovviamente per una semplice dimenticanza, ma restiamo quantomeno perplessi nel vedere il solito trattamento privilegiato riservato al Sindaco ed al suo partito.
Non volendo trarre conclusioni ed esprimere giudizi, tanto affrettati quanto inutili, vi invito semplicemente a prendere atto di quanto espresso con la presente ed a comportarvi sempre nel migliore dei modi, soprattutto in vista delle elezioni amministrative di maggio, senza scadere in differenti trattamenti a seconda che si tratti di partiti di governo oppure di opposizione.

IL SENATO SFIDUCIA ROMANO PRODI


MARONI E CADEROLI: ORA SI TORNI AL VOTO
L'Aula del senato con 161 voti contro 156 ha tolto la fiducia al Governo guidato da Romano Prodi. "Il primo passo e' stato fatto: abbiamo finalmente mandato a casa il Governo Prodi, dando cosi' la prima risposta alla volonta' del popolo. Ma ora niente facili entusiasmi, perche' da adesso ci attende tanto lavoro per impedire pasticci, governi tecnici destinati solo a rinviare il voto e a salvare Veltroni e un Partito Democratico che sta cadendo a pezzi". Ha dichiarato pochi minuti dopo il voto di Palazzo Madama Roberto Calderoli, coordinatore delle Segreterie nazionali della Lega Nord e Vice Presidente del Senato."Ho sentito Bossi, Berlusconi e Fini e tutti sono assolutamente determinati ad andare dritti al voto - aggiunge -. Ora la palla passa al presidente della Repubblica: dimostri di essere davvero il presidente di tutti, perche' le elezioni non le chiedono soltanto le forze politiche ma le chiede il popolo, anche quella prte del popolo che, sbagliando, a suo tempo, ha votato per l'ex maggioranza. E se non si dimostrera' tale e si comportera' diversamente allora non potro' che rispondere all'appello lanciato ieri da Bossi con un: obbedisco".
Sulla stessa linea il capogruppo a Montecitorio, Roberto Maroni: "E' improbabile pensare che in due mesi si faccia una nuova legge elettorale. Chi propone un governo tecnico o istituzionale vuole solo rinviare il voto di un anno. Pertanto io dico di andare a votare con questa legge elettorale", ha dichiarato l'esponente del Carroccio.
INTANTO LA LEGA MANIFESTA DAVANTI ALLA PREFETTURA DI MILANO PER CHIEDERE ELEZIONI SUBITO!
Questa mattina alle undici un centinaio di leghisti guidati da Matteo Salvini, Capogruppo del Carroccio al Comune di Milano, hanno brindato davanti all'ingresso della prefettura con fischietti e bandiere padane per festeggiare l'evento e chiedere a gran voce le nuove elezioni.
NO PRODI BIS e NO GOVERNO DI TRANSIZIONE questi gli slogans dei cittadini che vogliono tornare al più presto alle urne.
Con loro anche quattro militanti operesi, Alessandra, Bartolomeo, Ettore e Renato, che festeggiano doppiamente questo evento che anticipa di qualche mese la caduta di un altro sinistro amministratore detestato dalla gente: il Sindaco operese Alessandro Ramazzotti.
Le prossime manifestazioni, in orari più accessibili, saranno certamente più imponenti... a partire da quella in programma alla Malpensa il 17 febbraio per protestare contro la paralisi di un'infrastruttura indispensabile alla Padania. A difesa del nostro aereoporto e delle migliaia di posti di lavoro che garantisce alle famiglie lombarde.

COMUNICATO STAMPA: LA LEGA CON LA GENTE A OPERA

Domenica 20 gennaio c'è stata un'assemblea pubblica al centro civico Pasolini di Via Emilia che ha dato la possibilità agli intervenuti di incidere sui programmi elettorali per le elezioni comunali di primavera.
La Lega Nord ha annunciato la partecipazione ad una lista di centrodestra che include tutte le forze che si riconoscono nella parte politica antagonista al Sindaco Ramazzotti ed alla cattiva gestione che le sinistre hanno fatto del nostro paese.
Sul nome del candidato sindaco si sta ancora lavorando ma ci sarebbe la convergenza del Carroccio operese su uno dei nomi indicati da un'altra forza della coalizione pur restando ovviamente valida la candidatura del Consigliere Ettore Fusco supportata oltre che dal movimento anche dai tanti cittadini che di volta in volta vengono interpellati ed invitati a partecipare agli incontri conoscitivi.
Nei prossimi giorni, dopo un'attenta valutazione dei programmi dei candidati a ricoprire la carica di sindaco, i cittadini che stanno già lavorando accanto ai partiti nella realizzazione del programma elettorale e di governo per i prossimi cinque anni di amministrazione comunale indicheranno chi sarà il futuro primo cittadino di Opera.
Intanto resta valido l'invito, a tutti coloro che hanno idee, progetti e proposte da affidare alla coalizione di centrodestra, a non restarsene con le mani in mano attendendo gli eventi ma ad entrare in prima persona nella vita politica cittadina.
Farlo è semplice, basta contattarci e partecipare alle nostre assemblee:
E-mail Lega Nord: legaopera@tiscali.it
Telefono Lega Nord: 3481311083
Telefonando oppure scrivendoci, via mail ed sms, potremo inserirvi nelle rete informativa e comunicare quando e dove avvengono gli incontri con la cittadinanza.

LA LEGA DI OPERA E' CON I COLLEGHI DI C.L.

SAPIENZA,
UN’ALTRA VERGOGNA
PER L’ITALIA

I Papi hanno potuto parlare ovunque nelmondo (Cuba,Nicaragua,
Turchia, etc.). L’unico posto dove il Papa non può parlare è La Sapienza,
un’università fondata, tra l’altro, proprio da un pontefice.
Questo mette in evidenza due fatti gravissimi:
1) l’incapacità del governo italiano a garantire la possibilità di
espressione sul territorio italiano di un Capo di Stato estero, nonché
Vescovo di Roma e guida spirituale di un miliardo di persone.
Piccoli gruppi trovano, di fatto, protezioni anche autorevoli nell’impedire
ciò che la stragrande maggioranza della gente attende e desidera;
2) la fatiscenza culturale dell’università italiana, per cui un ateneo
come La Sapienza rischia di trasformarsi in una "discarica" ideologica.
Come cittadini e come cattolici siamo indignati per quanto avvenuto
e siamo addolorati per Benedetto XVI, a cui ci sentiamo ancora
più legati, riconoscendo in lui il difensore – in forza della sua
fede – della ragione e della libertà.
Comunione e Liberazione 15 gennaio 2008

LOMBARDIA, UNA NAZIONE CONTRO I RIFIUTI DEGLI ITALIANI. LI BRUCINO A CASA LORO

"Continuo a lavorare per vedere se è possibile creare una situazione diversa — ha detto il governatore della Lombardia Roberto Formigoni — si tratta di scovare spazi per un intervento certamente piccolo ma urgente per dare sollievo alla situazione della Campania che è un grave smacco per l'Italia intera".
Dopo l'indisponibilità dei giorni scorsi, da parte degli impianti lombardi di ricevere immondizia campana, ieri il massimo esponente della nostra Nazione ha parlato a nome della Giunta Regionale con parole di apertura verso la questione "monnezza".
Se Formigoni ha qualche buona ragione per fare dietro front la spieghi al popolo lombardo oppure si dimetta da rappresentante di chi ha deciso di farla finita con un certo tipo di politica e di identità nazionale.
Formigoni sempre ieri, era tornato sul tema di Malpensa, definendo un «atto di guerra» la decisione del Governo di ricorrere alla Corte costituzionale contro la legge regionale grazie alla quale la Lombardia siederebbe al tavolo per l'assegnazione degli slot.
Se la questione è questa allora sia chiaro il Governatore della nostra terra poiché se si tratta di scambio di favori, spazzatura in cambio del dietro front di Prodi in merito al ricorso su Malpensa, il popolo può anche valutare ma se siamo in "guerra", come ha dichiarato alla stampa, allora di favori allo Stato italiano non se ne fanno né, tanto meno, se ne fanno a Bassolino ed a chi campa su questo degrado del sud.
Intanto i consiglieri del Pd Carlo Monguzzi e Pippo Civati, del centrosinistra lombardo che fa tutt'altro che gli interessi dei lombardi, sostengono che almeno tre impianti (a Brescia, Lodi e in Lomellina) sono disposti a tendere la mano. Fossimo almeno già islamizzati... quella mano cadrebbe!

Se l'Italia è l'immondizia napoletana, noi siamo Padania.
Se l'Italia è la classe dirigente che va da Prodi e Pecoraro Scanio fino a Bassolino e Monguzzi, noi siamo Padania.
Se l'Italia è Formigoni, noi siamo Padania.
Solo quando la Padania sarà una realtà chiuderemo per sempre con certe logiche troppo italiane.

I RIFIUTI NAPOLETANI IN SARDEGNA: UN POPOLO FIERO SI RIVOLTA. Cronologia

iRS CONDANNA GLI EVENTI VIOLENTI. I MEDIA DELEGITTIMANO L'INDIPENDENTISMO. iRS NON CI STA.

12 gennaio 2008 - 17:30
iRS CONDANNA EVENTI VIOLENTI
Il movimento indipendentista nonviolento iRS prende nettamente le distanze e condanna duramente i fatti avvenuti ieri sera nei pressi dell'abitazione del Presidente della Regione.
Tali eventi sono il frutto delle speculazioni politiche in corso tra il centrodestra e il centrosinistra italiani rispetto a cui iRS è totalmente estraneo ed esterno.
Gli eventi violenti di ieri sera hanno avuto la grave responsabilità di aver interrotto e sporcato la chiara e potente azione nonviolenta di iRS che già stava riuscendo a creare un clima di presa di coscienza nazionale e sociale dei sardi.
iRS rimarca e rivendica inoltre la paternità di una lotta originale e proficua: per la prima volta in Sardegna un movimento indipendentista applica con successo la nonviolenza e le forme di resistenza passiva.
iRS invita i cittadini sardi a diffidare delle manifestazioni organizzate da altri soggetti politici che troppo spesso sfruttano maldestramente la presenza di iRS per vivere di luce riflessa.
iRS rimarca infine l'assurdità e l'inadeguatezza del clichè della cosiddetta "solidarietà nazionale italiana" utilizzato dalla Regione Autonoma Sardegna per giustificare l'importazione di rifiuti italiani sul territorio nazionale sardo: questa fantomatica "solidarietà" è sempre a senso unico, è sempre la classe politica autonomista che si adegua e si sottomette al volere e agli interessi dello Stato italiano.
Avete mai visto infatti lo Stato accettare le richieste di restituzione dei soldi dovuti alla Sardegna? Avete mai visto lo Stato italiano venire incontro alla Regione Sardegna sul piano delle esercitazioni militari o delle aree adibite a base militare? Lo Stato risponde sempre picche.iRS così come condanna gli atti violenti di ieri e del futuro, condanna questo ennesimo atto di sottomissione dell'autonomismo sardo nei confronti dello Stato italiano.
Gavino Sale Franciscu Pala Esecutivo Nazionale iRS
12 gennaio 2008 - 17:00
I MEDIA DELEGITTIMANO E CRIMINALIZZANO L'INDIPENDENTISMO. iRS NON CI STA E RILANCIA I SUOI TEMI
iRS non accetta i tentativi di criminalizzazione e di delegittimazione di certa stampa così detta "democratica" o "indipendente" che continua ad associare iRS al centrodestra italiano facendo finta di non conoscere la realtà dei fatti di questi giorni e il valore di quattro anni di attività politica di iRS alla luce del sole.
È ironico che chi oggi cerca di accomunarci a motivazioni e azioni della destra italiana, da cui iRS ha fin dall’inizio tenuto le distanze, è chi ieri ci blandiva e adulava quando davamo merito a Renato Soru di alcune sue azione positive. È assurdo e offensivo che un dissenso democratico e motivato su scelte di governo, come è quello espresso da iRS, sia il pretesto per delegittimare un movimento popolare, per accomunarlo alla destra italiana e accusarlo di mancanza di credibilità.
iRS rifiuta questo comportamento davvero anti-democratico, questo comportamento che va contro qualsiasi deontologia umana e giornalistica: iRS è un movimento non nazionalista e non violento e ha dimostrato anche questa volta, nelle azioni e nelle motivazioni, di non avere nulla a che fare con chi invece è esattamente nazionalista e (spesso, nelle esternazioni e nelle azioni) violento.
Se qualcuno fa finta di non sapere chi è iRS o non si sforza di capirne le scelte e le logiche, si metta semplicemente una mano sulla coscienza. Oppure rifletta se il giornalismo è il suo mestiere: negare il più elementare dovere di cronaca, che è quello di documentare che gli attivisti di iRS hanno fatto lotta nonviolenta e sono stati pesantemente pestati dalla polizia e di riportare che iRS non ha manifestato contro l’idea di solidarietà ma contro una costante logica di gioiosa immolazione della classe politica autonomista ad interessi esterni alla Sardegna, è lontano da qualunque seria prassi intellettuale e giornalistica, da qualunque prassi "civile". A patto che il giornalista o l'intellettuale non sia ormai altro che il passacarte di un partito di governo o degli interessi di un gruppo economico-editoriale. Ma a questo punto sarebbe onesto dirlo e fare politica o lavorare come P.R. nell'ufficio della sua azienda.
Dunque se qualcuno fa finta di non sapere chi è iRS o non si sforza di capirne le scelte e le logiche, noi, convinti della perfettibilità del genere umano, continuiamo a ripetere.
Il centrosinistra sardo protestò aspramente quando il governo di Berlusconi, e i suoi delegati sardi, volevano mandare scorie e rifiuti in Sardegna nel nome dell’ “interesse nazionale” italiano; ora invece, in nome dello stesso “interesse nazionale” italiano, il centrosinistra accetta per primo e fieramente di portare rifiuti esterni alla Sardegna mentre il centrodestra si erge a paladino dei sardi e della Sardegna. Tutto questo non è assurdo e inquietante? Non è la spia di un problema più profondo? Per iRS è il segno che siamo governati da una classe dirigente che rinuncia continuamente alla sovranità dei sardi. Una classe dirigente autonomista che gioca sulla pelle della Sardegna per i suoi desideri di potere, per desideri di potere contingenti e italiani.
È così antidemocratica questa posizione? È così difficile da capire? Ditecelo, e ve la spiegheremo di nuovo.
Franciscu Sedda Esecutivo Nazionale di iRS
11 gennaio 2008
IMPORTANTI PRECISAZIONI POLITICHE SULLE INIZIATIVE DI iRS. FACCIAMO CHIAREZZA.
iRS ribadisce che ieri i suoi dirigenti e attivisti, molti dei quali fermati e grottescamente denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, hanno agito in modo determinato e nonviolento. Dal punto di vista della nostra coerente azione dunque ieri non ci sono stati “scontri”, come afferma molta stampa, ma deliberate “aggressioni” sotto forma di cariche da parte della Polizia italiana.
L’uso della forza contro attivisti che manifestavano in modo nonviolento senza provocare né minacciare alcuno è vergognoso, così come è vergognoso che la stampa non abbia mai citato l’azione nonviolenta di iRS lasciando intendere che tutti i soggetti politici e individuali presenti agissero allo stesso modo e di concerto. iRS ha agito secondo i suoi principi e a nome di tutti i sardi che si identificano in un indipendentismo moderno, non nazionalista e non violento. iRS afferma con assoluta nettezza che non ha assolutamente a che spartire col centrodestra italiano e i suoi rappresentanti in Sardegna la cui presenza e protesta è semplicemente e puramente ipocrita, se non ridicola e dannosa. Le persone che oggi protestano contro Soru governavano in Sardegna mentre Berlusconi governava in Italia e nulla fecero o dissero quando il governo italiano paventava di portare delle scorie nucleari in Sardegna. Quel tentativo fu fermato da una massiccia protesta popolare nel silenzio di quei politici di centrodestra che oggi si ergono a paladini dell’unica cosa che possono difendere e incarnare: il trasformismo italiano, l’incoerenza come prassi, la strumentalizzazione di qualunque cosa al fine del loro personale desiderio di potere. iRS fa notare ai sardi che le dichiarazioni di ieri del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna Renato Soru (riportate fra gli altri da “il Manifesto”) proprio in quanto formalmente legittime e ineccepibili sono il segno che nella sostanza i Presidenti della Regione Autonoma governano in Sardegna in nome degli interessi dello Stato italiano. I sardi devono prendere coscienza che il problema della Sardegna non è legato a singole personalità, non è questione della bontà o della buona fede di ci governa: il problema è strutturale, è il meccanismo dell’Autonomia ad essere perverso in quanto si basa sul principio che i politici sardi governano in Sardegna in nome dello Stato, dei suoi valori e dei suoi interessi, e non in nome della Sardegna, del popolo sardo, dei nostri diritti ed interessi. Non a caso fra la Sardegna e lo Stato esiste una ben strana “solidarietà”: quella solidarietà per cui i sardi devono di volta in volta morire per l’Italia in trincea o in guerra, quella solidarietà per cui i sardi devono diventare pattumiera del Mediterraneo per coprire le incapacità della politica italiana, quella solidarietà per cui i sardi devono accogliere il 70% delle servitù militari italiane e delle sperimentazioni di armi diventando la culla di infiniti tumori, quella solidarietà per cui i sardi devono accettare che per sedici anni lo Stato italiano non solo si prenda i nostri soldi ma soprattutto trattenga quelli che per legge dovrebbe renderci per consentirci di gestire la nostra esistenza. L’Autonomia, fondata sulla “sindrome della Brigata Sassari”, ovvero la gioiosa volontà dei sardi di immolarsi e suicidarsi per altri che di noi ben poco si curano, è insomma un meccanismo fatto per triturare qualunque sovranità dei sardi. Capiscano i sardi che o muore l’Autonomia o muore la possibilità dei sardi di difendere collettivamente i propri diritti e i propri interessi. iRS fa notare ai sardi che quello che è successo ieri ci insegna due cose importanti. Una cosa negativa, ovvero che non c’erano abbastanza sardi a manifestare insieme ad iRS, a manifestare per i diritti della nazione sarda. Una cosa positiva: sarebbero bastate mille persone oltre ai 200 coraggiosi attivisti di iRS presenti, mille persone con coscienza nazionale e convinte della loro forza, della forza della nonviolenza, per vincere questa battaglia. Si può fare, si può vincere.
Franciscu Sedda Esecutivo Nazionale di iRS
iRS blocca cargo per ore. Sale pestato e fermato. Attivisti di iRS caricati, fermati e denunciati.

Venerdì 11 Gennaio 2008, Cagliari. Ore 03:00.
RILASCIATI TUTTI GLI ATTIVISTI FERMATI
Per tutti rimane la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
Venerdì 11 Gennaio 2008, Cagliari. Ore 02:00.
40 ATTIVISTI DI iRS DENUNCIATI PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE
Quaranta attivisti nonviolenti di iRS, dopo esser stati fermati, caricati su cellulari e portati alla Questura e al Comando Provincialedei Carabinieri di Cagliari sono stati denunciati per resistenza apubblico ufficiale. La situazione, nella sua gravità, si tinge digrottesco e di surreale.
Nessuno degli indipendentisti ha firmato l'atto. Lo staff legale di iRS si è già attivato sulla questione ed entro poche ore l'AssembleaNazionale del Movimento prenderà decisioni in merito a questa vicenda.
Venerdì 11 Gennaio 2008, Cagliari. Ore 01:00.
Da più di due ore 10 attivisti di iRS sono ancora trattenuti all'interno di un cellulare dei Carabinieri presso il Comando Provinciale di Via Nuoro 9, a pochi passi dalla sede cagliaritana di iRS. Tra gli attivisti segnaliamo la presenza di componenti dell'Assemblea Nazionale del Movimento.
Dopo una giornata intera di dura lotta nonviolenta e di resistenza passiva ai violenti attacchi unilaterali delle forze dell'ordine, questo epilogo appare come un gratuito accanimento contro inermi cittadini che hanno avuto la sola colpa di difendere la salute, l'ambiente e la dignità del loro popolo e della nazione sarda.
Giovedì 10 gennaio 2008, Cagliari. Ore 22
GAVINO SALE PESTATO E CHIUSO IN UN CELLULARE
Il presidente di iRS e consigliere provinciale di Sassari Gavino Sale è stato malmenato pesantemente dalla Polizia italiana che cercava di caricarlo su di un cellulare. La violenza è avvenuta sotto gli occhi di diversi politici e parlamentari sardi. Gavino Sale è stato caricato a forza su un cellulare insieme ad altri cinque responsabili nazionali di iRS fra cui due donne.
Gavino Sale e altri due attivisti di iRS, ribellandosi alla violenza della polizia, sono riusciti a scendere dal cellulare intenzionati a proseguire la lotta nonviolenta. Tre dei nostri responsabili sono stati portati via dalla Polizia.
iRS denuncia lo scandaloso e violento comportamento della Polizia di Stato nei confronti di persone inermi. Mentre i Carabinieri si sono comportanti in modo ineccepibile la Polizia si è comportata in modo brutale contro manifestanti che agivano in modo totalmente nonviolento.
Sappia la polizia e la classe dirigente sarda che con le sue scelte sta umiliando la Sardegna e i sardi che iRS non si lascerà intimidire da atteggiamenti violenti e continuerà nella sua battaglia.
Tutti gli attivisti di iRS sono vicini e sostengono Gavino e tutti gli altri attivisti che con coraggio si stanno battendo nel porto di Cagliari, per la nostra terra: per la sua dignità e per la sua indipendenza nazionale.
Franciscu Sedda Esecutivo Nazionale di iRS
Giovedì 10 gennaio 2008, Cagliari. Ore 22:30
LA LOTTA NONVIOLENTA DI iRS E I PESTAGGI DELLA POLIZIA ITALIANA
iRS porta all’attenzione di tutti i sardi e degli organi di stampa che in questo momento, e ormai da molte ore, 200 attivisti di indipendentzia Repùbrica de Sardigna stanno portando avanti una coraggiosa e esemplare lotta nonviolenta mentre la polizia italiana li carica violentemente a intervalli di pochi minuti.
Nonostante la violenza degli attacchi subiti, il dolore e la fatica per il lungo presidio le donne e gli uomini di iRS ogni volta riprendono la loro posizione attorno alle bitte, alzano le braccia in segno di determinazione a riprendere la lotta e resistono con energia contro ogni nuova carica.
I sardi devono sapere. I sardi devono sapere di questa lotta eroica ed estenuante, di questo avvenimento storico nella storia politica della Sardegna: per la prima volta dei sardi, mossi dall’amore per la loro nazione e dalla volontà di difendere i diritti e la dignità del loro popolo, stanno attuando una vera e vincente battaglia nonviolenta.
Gli attivisti di iRS non solo stanno dando prova di una incredibile forza di volontà, di una grandissima capacità autocontrollo nel non rispondere in alcun modo alle provocazioni della polizia, ma con la loro azione nonviolenta stanno mantenendo a distanza i rifiuti voluti dalla classe politica autonomista.
L’azione di resistenza passiva degli attivisti di iRS, guidati dai rappresentanti dell’esecutivo nazionale Gavino Sale e Juanneddu Sedda, sta dimostrando ai sardi che le cose si possono fare, che si possono portare avanti battaglie importanti per i nostri diritti e la nostra dignità; che attraverso la lotta nonviolenta si può mettere in scacco la violenza dello Stato e le scelte insensate della classe politica autonomista sempre più in imbarazzo davanti alla sua evidente sottomissione, sempre più in difficoltà davanti a un popolo sardo che prende coscienza di quanto la classe politica sarda agisca contro i sardi e la Sardegna.
L’esemplarità di quanto sta succedendo sta muovendo la coscienza dei sardi: centinaia di persone stanno mandando la loro solidarietà e il loro appoggio a iRS.In questo momento sempre più sardi sentono e sanno che quei 200 attivisti rappresentano tutti noi, tutta la Sardegna, tutta la nostra speranza in un futuro diverso e più giusto. E noi sappiamo che, nonostante tutta la violenza della polizia, continueranno finché sarà loro possibile. Stiamogli vicini, continuiamo a tenere tutti la testa alta.
Franciscu SeddaEsecutivo Nazionale di iRS
Giovedì 10 gennaio 2008, Cagliari. Ore 21
Da nostre fonti interne dirette annunciamo che otto uomini delle forzedell'ordine hanno tentato di arrestare Gavino Sale, Presidentenazionale di iRS, approfittando del trambusto creatosi sulla banchinaa causa dell'avvicinamento del cargo carico di rifiuti.
Fortunatamente l'attenzione degli attivisti di iRS ha consentito agliindipendentisti di strappare letteralmente a forza Gavino Sale dallebraccia delle forze dell'ordine e di farlo quindi restare sul posto.
Ricordiamo che il presidio di iRS è non violento e pacifico e che inostri attivisti attueranno esclusivamente forme di resistenza passivaalle forze dell'ordine.
La Polizia sta caricando ripetutamente gli attivisti nonviolenti di iRS cherispondono con la resistenza passiva.
Lo scopo di iRS non è quello di creare scompiglio o generaretafferugli bensì di far riflettere il popolo sardo dell'uso che laclasse politica unionista fa del loro territorio nazionale.
Gli attivisti rimangono sul molo e tenteranno di impedire l'attracco del cargo contenente rifiuti i rifiuti italiani importati in Sardegna dalla classe politica unionista nell'interesse dello Stato italiano che, evidentemente, si contrappone a quello della Nazione sarda.
All'esterno del porto si stanno assembrando decine di persone che sostengono l'iniziativa di iRS.
Giovedì 10 gennaio 2008, Cagliari. Ore 13.
Un gruppo di 100 attivisti di iRS-indipendèntzia Repùbrica de Sardigna ha bloccato l’attracco del primo cargo Tirrenia carico di rifiuti attraverso un’azione non violenta ma determinata. La nave, denominata "Via Adriatico" contiene anche camion piombati di scorie di lavorazione di acciaieria.
Durante l'occupazione del cargo gli attivisti di iRS e il Capitano dell'imbarcazione hanno concordato una ispezione della stiva.
Gli indipendentisti hanno presidiato le bitte di attracco del molo del porto industriale cagliaritano e hanno sistemato sulla banchina legname e autovetture impedendo così le operazioni di attracco del cargo. Quindi gli attivisti indipendentisti sono riusciti a salire a bordo del cargo occupandolo simbolicamente.In questi minuti il presidio è stato spostato presso il porto canale dove è previsto, per le ore 16 di oggi, l’attracco di un altro cargo contenente la grande massa dei rifiuti provenienti dalla Campania.
Attualmente il secondo cargo di rifiuti è fermo in rada. La Capitaneria di Porto, vista la presenza di iRS, è indecisa sul luogo dove far attraccare la nave.
iRS coglie l'occasione per stigmatizzare le iniziative contro i rifiuti organizzate dal centrodestra sardo unionista: è paradossale che protesti chi pochi anni fa, quand'era al governo della Regione Sardegna, si era detto disponibile all'importazione in Sardegna di scorie chimiche, se non nucleari. Segno evidente che le logiche con cui agiscono le forze autonomiste di destra e di sinistra rispondono a criteri di utilità per le rispettive segreterie politiche italiane e non per il benessere del popolo e della nazione sardi.
Ofìtziu de Imprenta de iRS

RIFIUTI E MALPENSA. MA COME SI FA A NON ESSERE SECESSIONISTI?

di Davide Boni
Niente paura. Non è il sistema Italia che va male. Anche il Presidente del Consiglio, Prodi, ce l’ha confermato nel messaggio di fine anno. Sì perché esiste un’Italia dove tutto funziona, un Paese in movimento, che cresce, senza nessun grosso problema all’orizzonte. Quindi perché preoccuparsi? Il sistema, ci hanno detto, è uno solo, con una sola velocità di marcia, tutti con lo stesso obiettivo e con le stesse opportunità. Ma l’illusione si infrange, scontrandosi con la realtà di tutti i giorni. E allora si scopre che la Campania da più di dieci anni è soffocata dai propri rifiuti, che nei tribunali lombardi manca personale, che i tempi della giustizia sono lunghissimi, mentre altrove le assunzioni negli enti pubblici ormai non si contano più, tanto che il numero delle persone impiegate supera le reali necessità. E non importa se alcune indagini dimostrano che l’apparato giustizia fa acqua da tutte le parti, che il senso di giustizia si è perso nel retrobottega di qualche palazzo romano. Altro che fiducia nelle istituzioni. Come biasimare gli italiani. Facile fare uno Stato, tracciando sulla carta qualche confine, più difficile è creare un popolo che si senta tale, una nazione, mantenendo e rispettando le peculiarità di tutti i “territori” che fanno parte del sistema Italia. Forse ci deve essere qualcosa di più di una partita di calcio della nazionale o di qualche evento tragico per farci sentire stretti, tutto l’anno, in un medesimo grande abbraccio. Perché spesso è proprio il Nord a non sentire la forza e il calore di questo abbraccio. Come possiamo sentirci parte di un unico grande sistema quando noi lottiamo per Malpensa e per le nostre infrastrutture, mentre altrove ricevono da decenni fondi e soldi per risolvere l’emergenza rifiuti? Perché la parte produttiva del Paese deve essere sempre costretta ad elemosinare diritti e risorse mentre altrove viene sempre dato tutto, senza neppure lo sforzo di chiedere? Eppure queste diversità stanno emergendo in modo sempre più evidente. Invece di liquidare tutto come fosse una contrapposizione storica tra “Nord e Sud” bisognerebbe capire quali sono le cause. E’ forse una colpa rivendicare i propri diritti, difendendo senza paura quello che è stato costruito a fatica in tutti questi anni, o è piuttosto lo stesso Stato centrale a non essere stato in grado di gestire le peculiarità di ciascun territorio? Troppo spesso è mancata la volontà di gestire il Paese ottimizzando le singole diversità e concedendo più autonomia agli enti locali, preferendo invece creare un carrozzone statale senza precedenti, una macchina tanto lenta quanto complicata da gestire, i cui risultati sono ben visibili. In molti tutto questo non l’hanno ancora capito. E allora non sorprendiamoci se grazie ad una mentalità romanocentrica il nostro fiore all’occhiello del trasporto aereo rischia di chiudere, mentre altrove vengono pagati i debiti della sanità pubblica. Così il Paese non crescerà mai, alimentando preoccupazioni e peggiorando una situazione economica già precaria. E davanti a tutto questo, molte volte mi chiedo come si fa a non essere secessionisti…
da La Padania del 6 gennaio 2008