martedì 29 maggio 2007
“E’ evidente che in un qualunque altro Paese normale si sarebbe già dovuti tornare a votare da un pezzo, tenuto conto di una vittoria del centrosinistra alle elezioni Politiche di soli 25mila contestati voti alla Camera dei Deputati e dell’anomalia di una camera politica come il Senato, che si regge su senatori che politici non dovrebbero essere per Costituzione, ma lo sono diventati di fatto, travolgendo l’istituto dei senatori di diritto a vita.
Ma oggi non ci sono soltanto queste contraddizioni o semplici sondaggi che vorrebbero minoranza l’attuale maggioranza.
Lo ‘tsunami’ che ha travolto le forze di governo in questa tornata elettorale dimostra che i brogli alle Politiche ci sono stati, che chi governa lo fa in maniera illegittima e che, voti alla mano, è oggi minoranza nel Paese.
Il buon senso consiglierebbe il voto anticipato, ma al voto non si andrà, per lo meno non subito: i Governi vanno a casa quando il premier si dimette o viene sfiduciato o non esiste più la possibilità di una maggioranza in Parlamento.
Ieri il popolo, con il suo voto, ha sfiduciato questo Governo, ma i parlamentari di questa maggioranza si guarderanno bene dall’ascoltare la voce del popolo e si chiuderanno nel bunker dei loro palazzi per salvare l’amata ‘cadrega’.
Ma qualcosa è successo: questa ex, sempre che lo sia mai stata, maggioranza è un castello di carte da gioco a cui il voto di ieri ha tolto tutti gli assi e le figure dalla base e adesso la resa dei conti che inevitabilmente avverrà tra Padoa Schioppa e i partiti della sinistra radicale su pensioni e tesoretto, lo scontro tra Di Pietro e Pecoraro Scanio per la paralisi imposta dai Verdi sull’energia e sulle infrastrutture, a cominciare dalla Tav, il braccio di ferro sui Dico, il caso Visco e il travaglio di Ds e Margherita sulla genesi del Partito Democratico, che già si dimostra un aborto, faranno crollare definitivamente il castello delle falsità, dell’arroganza e delle iatture di questo governo.
Non penso proprio che, con una maggioranza di questo tipo, si possa procedere alla benché minima riforma: abbiano il coraggio di capirlo anche loro.
L’unica cosa che oggi è possibile fare è dare il via al Parlamento perché legiferi su una legge elettorale che consenta al popolo di tornare ad esprimersi, lo so io come lo sanno loro che per almeno 50 anni di sinistra al Governo non si tornerà a parlare, se mai se ne parlerà, ma almeno salveranno il Paese e quel che resta della loro faccia.
Il Nord ha scaricato per sempre questa maggioranza e nessuna maggioranza potrà mai governare il Paese contro il Nord, mentre loro lo stanno facendo: ma la Lega, che la Padania rappresenta, come ha confermato anche il voto di ieri, è pronta anche ad una nuova resistenza per liberare i Palazzi, e quindi il popolo, dalle sanguisughe e dai vampiri di Stato…”.
Lo afferma il sen.Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord.
“E’ evidente che in un qualunque altro Paese normale si sarebbe già dovuti tornare a votare da un pezzo, tenuto conto di una vittoria del centrosinistra alle elezioni Politiche di soli 25mila contestati voti alla Camera dei Deputati e dell’anomalia di una camera politica come il Senato, che si regge su senatori che politici non dovrebbero essere per Costituzione, ma lo sono diventati di fatto, travolgendo l’istituto dei senatori di diritto a vita.
Ma oggi non ci sono soltanto queste contraddizioni o semplici sondaggi che vorrebbero minoranza l’attuale maggioranza.
Lo ‘tsunami’ che ha travolto le forze di governo in questa tornata elettorale dimostra che i brogli alle Politiche ci sono stati, che chi governa lo fa in maniera illegittima e che, voti alla mano, è oggi minoranza nel Paese.
Il buon senso consiglierebbe il voto anticipato, ma al voto non si andrà, per lo meno non subito: i Governi vanno a casa quando il premier si dimette o viene sfiduciato o non esiste più la possibilità di una maggioranza in Parlamento.
Ieri il popolo, con il suo voto, ha sfiduciato questo Governo, ma i parlamentari di questa maggioranza si guarderanno bene dall’ascoltare la voce del popolo e si chiuderanno nel bunker dei loro palazzi per salvare l’amata ‘cadrega’.
Ma qualcosa è successo: questa ex, sempre che lo sia mai stata, maggioranza è un castello di carte da gioco a cui il voto di ieri ha tolto tutti gli assi e le figure dalla base e adesso la resa dei conti che inevitabilmente avverrà tra Padoa Schioppa e i partiti della sinistra radicale su pensioni e tesoretto, lo scontro tra Di Pietro e Pecoraro Scanio per la paralisi imposta dai Verdi sull’energia e sulle infrastrutture, a cominciare dalla Tav, il braccio di ferro sui Dico, il caso Visco e il travaglio di Ds e Margherita sulla genesi del Partito Democratico, che già si dimostra un aborto, faranno crollare definitivamente il castello delle falsità, dell’arroganza e delle iatture di questo governo.
Non penso proprio che, con una maggioranza di questo tipo, si possa procedere alla benché minima riforma: abbiano il coraggio di capirlo anche loro.
L’unica cosa che oggi è possibile fare è dare il via al Parlamento perché legiferi su una legge elettorale che consenta al popolo di tornare ad esprimersi, lo so io come lo sanno loro che per almeno 50 anni di sinistra al Governo non si tornerà a parlare, se mai se ne parlerà, ma almeno salveranno il Paese e quel che resta della loro faccia.
Il Nord ha scaricato per sempre questa maggioranza e nessuna maggioranza potrà mai governare il Paese contro il Nord, mentre loro lo stanno facendo: ma la Lega, che la Padania rappresenta, come ha confermato anche il voto di ieri, è pronta anche ad una nuova resistenza per liberare i Palazzi, e quindi il popolo, dalle sanguisughe e dai vampiri di Stato…”.
Lo afferma il sen.Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord.
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