IL SENATO SFIDUCIA ROMANO PRODI


MARONI E CADEROLI: ORA SI TORNI AL VOTO
L'Aula del senato con 161 voti contro 156 ha tolto la fiducia al Governo guidato da Romano Prodi. "Il primo passo e' stato fatto: abbiamo finalmente mandato a casa il Governo Prodi, dando cosi' la prima risposta alla volonta' del popolo. Ma ora niente facili entusiasmi, perche' da adesso ci attende tanto lavoro per impedire pasticci, governi tecnici destinati solo a rinviare il voto e a salvare Veltroni e un Partito Democratico che sta cadendo a pezzi". Ha dichiarato pochi minuti dopo il voto di Palazzo Madama Roberto Calderoli, coordinatore delle Segreterie nazionali della Lega Nord e Vice Presidente del Senato."Ho sentito Bossi, Berlusconi e Fini e tutti sono assolutamente determinati ad andare dritti al voto - aggiunge -. Ora la palla passa al presidente della Repubblica: dimostri di essere davvero il presidente di tutti, perche' le elezioni non le chiedono soltanto le forze politiche ma le chiede il popolo, anche quella prte del popolo che, sbagliando, a suo tempo, ha votato per l'ex maggioranza. E se non si dimostrera' tale e si comportera' diversamente allora non potro' che rispondere all'appello lanciato ieri da Bossi con un: obbedisco".
Sulla stessa linea il capogruppo a Montecitorio, Roberto Maroni: "E' improbabile pensare che in due mesi si faccia una nuova legge elettorale. Chi propone un governo tecnico o istituzionale vuole solo rinviare il voto di un anno. Pertanto io dico di andare a votare con questa legge elettorale", ha dichiarato l'esponente del Carroccio.
INTANTO LA LEGA MANIFESTA DAVANTI ALLA PREFETTURA DI MILANO PER CHIEDERE ELEZIONI SUBITO!
Questa mattina alle undici un centinaio di leghisti guidati da Matteo Salvini, Capogruppo del Carroccio al Comune di Milano, hanno brindato davanti all'ingresso della prefettura con fischietti e bandiere padane per festeggiare l'evento e chiedere a gran voce le nuove elezioni.
NO PRODI BIS e NO GOVERNO DI TRANSIZIONE questi gli slogans dei cittadini che vogliono tornare al più presto alle urne.
Con loro anche quattro militanti operesi, Alessandra, Bartolomeo, Ettore e Renato, che festeggiano doppiamente questo evento che anticipa di qualche mese la caduta di un altro sinistro amministratore detestato dalla gente: il Sindaco operese Alessandro Ramazzotti.
Le prossime manifestazioni, in orari più accessibili, saranno certamente più imponenti... a partire da quella in programma alla Malpensa il 17 febbraio per protestare contro la paralisi di un'infrastruttura indispensabile alla Padania. A difesa del nostro aereoporto e delle migliaia di posti di lavoro che garantisce alle famiglie lombarde.

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