Opera, 4 dicembre 2007
Dopo avere dichiarato, agli inorriditi spettatori che hanno affollato in almeno centocinquanta l’aula consiliare del Municipio, che le torri all'ingresso di Opera sarebbero state di undici piani il Sindaco amaro Alessandro Ramazzotti, imbeccato dall'architetto del piano di lottizzazione dell'area all'ingresso del Paese, ha abbattuto tre piani delle oramai famose torri gemelle di Opera e le ha fatte diventare di otto piani.
Fortunatamente non si tratta di attentato terroristico ma di pura demagogia e così Ramazzotti, questa volta, se la cava solo con i fischi dei cittadini che oramai non bevono più le menzogne dell'Amministrazione e sanno che quei palazzoni saranno di dieci piani più la mansarda. Un’esagerazione per Opera, paese il cui piano regolatore prevedeva edifici al massimo di cinque piani.
Fortunatamente non si tratta di attentato terroristico ma di pura demagogia e così Ramazzotti, questa volta, se la cava solo con i fischi dei cittadini che oramai non bevono più le menzogne dell'Amministrazione e sanno che quei palazzoni saranno di dieci piani più la mansarda. Un’esagerazione per Opera, paese il cui piano regolatore prevedeva edifici al massimo di cinque piani.
Chiamati ieri sera, lunedì 3 dicembre, ad un'assemblea pubblica per conoscere il futuro del proprio quartiere, dinnanzi ad un presente da brivido, l'Amministrazione ha speso uno sproposito di parole per illustrare piste ciclabili, piante e barriere antirumore.
Alla fine i cittadini non hanno sopportato l'arroganza ed hanno cominciato ad incalzare il Sindaco ed i suoi assessori con domande, mirate, legate a problemi concreti: la mancanza d'illuminazione, i cantieri aperti non a norma, le strade strette, gli scarsi parcheggi, le rogge scoperte, la spazzatura non raccolta, i furti subiti ed i portoni che affacciano sulle strade ad alto scorrimento.
Su questi temi non vi era una preparazione in quanto si pensava che di cittadini ne sarebbero arrivati ben pochi e, come fino ad un anno fa accadeva, compiacenti ed accondiscendenti.
Ma la storia del 21 dicembre ha insegnato agli operesi che il rispetto lo si guadagna sul campo ed i cittadini non sono più disposti a farsi prendere per i fondelli da amministratori che non sono altro che politicanti impreparati.
Così nasce una proposta dal pubblico che la Lega Nord fa propria: OBIEZIONE FISCALE.
I residenti delle vie Moneta, Golgi, Bovet e Berlinguer siano sollevati dall'obbligo di pagare l'ICI per l'anno 2008 a parziale riconoscimento di un disagio che hanno subito a causa dell'Amministrazione che ha dato l'agibilità, tramite il silenzio assenso, ad insediamenti ancora privi dei minimi requisiti di urbanizzazione degni di un paese che si possa definire civile.
La Via Moneta ha avuto l'illuminazione solo dopo i volantini e le interpellanze della Lega Nord ma questo non basta a dare respiro ai residenti che da troppo tempo vivono disagi che un Sindaco che non vive il paese neppure concepisce.
Ciliegina sulla torta sono i palazzoni in programma all'ingresso del paese. Quegli stessi palazzoni che quasi dieci anni fa la Lega definiva i grattacieli di Opera e che venivano smentiti dall'Amministrazione rosso-verde operese che, addirittura, minacciava di querela il Consigliere Ettore Fusco che portava avanti la battaglia contro i palazzoni.
Intanto il Piano di Lottizzazione passava, grazie alla Giunta Ramazzotti, e negli uffici vendita assicuravano che non sarebbero sorti palazzoni.
Oggi, finalmente, la verità viene a galla ed i cittadini vengono presi ancora una volta in giro da un'Amministrazione poco chiara.
La chicca della serata è stata l'intervento del Sindaco Ramazzotti che ha tentato di interrompere l'architetto che illustrava la zona quando, questo, è giunto sulla slide riguardante proprio le torri.
A quel punto è infatti intervenuto il primo cittadino che, tempestivamente, invitava l'architetto a tornare sulla piantina dell'area in questione per poterne discutere i cambiamenti. Ma i cittadini, certo non stupidi come Ramazzotti si sarebbe augurato, notando tale tentativo subdolo di distogliere l'attenzione dalle cose serie hanno incalzato la Giunta a riguardo.
La Lega Nord, che ha assunto una posizione ufficiale, non potendo intervenire sul piano di lottizzazione, fintanto che la Giunta Ramazzotti sarà in piedi, si batterà con i residenti per l'astensione dal pagamento dell'ICI per l'anno duemilaotto e per combattere la costruzione delle due torri che toglieranno il sole agli edifici già costruiti.
Tutto questo è accaduto nell'area dove un anno fa Alessandro Ramazzotti, Sindaco di Opera, tentava di imporre un campo nomadi. Quel campo per cui oggi Ettore Fusco, dopo la lotta popolare vinta insieme al Presidio per la legalità, è sotto processo per istigazione a delinquere.
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