BORGHEZIO - AI TURCHI RISPONDIAMO: SIAMO ORGOGLIOSI DEI NOSTRI SIMBOLI CROCIATI E TEMPLARI

L'incredibile vicenda del ricorso presentato dall'avvocato turco Baris Kaska presso un tribunale locale, per chiedere la vittoria a tavolino del "Fenerbahce" nella partita di Champions League vinta dall'Inter per 3 a 0 dimostra a che punto arrivi il livore anticristiano dei turchi.
L'incredibile motivazione - e cioè che la croce che campeggia sulle maglie indossate in quell'occasione dai giocatori dell'Inter sarebbe affermazione di "superiorità" religiosa e ricorderebbe "i giorni sanguinari del passato", le Crociate e, in particolare, i Cavalieri Templari - ci rafforza nella convinzione che lo spirito che aleggia nella Turchia del 2007 è ancora quello dello scontro di religioni e di civiltà.
Il silenzio timoroso e servile delle nostre Autorità istituzionali, sempre pronte a stigmatizzare ogni e qualsiasi orgogliosa rivendicazione della nostra identità culturale e cristiana, fa semplicemente vergogna.
Sappiano turchi e mussulmaneria varia che in Padania sventola ovunque il simbolo antico e venerato della Croce di San Giorgio, che campeggia un po' ovunque sui nostri gonfaloni e che caratterizza da sempre la nostra iconografia comunale, le nostre rappresentazioni storiche, i momenti di gioia e di festa del nostro popolo.
Mai, e meno che mai per pretesa turca, accetteremo di rinunciare ai nostri simboli sacri.
On. Mario Borghezio
Capo Delegazione Lega Nord al P.E.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lei ha perfettamente ragione
nei turchi e musulmani in genere soffia il vento anticristiano, essi cercano ogni pretesto per avanzare diritti.
Ma se vengono a casa nostra devono prima mostrare i loro doveri, anche se sarà difficile in quanto essi sono dei veri serpenti, senza naturalmente sparlare di una razza animale verso cui non ho niente da dire, anche se esiste una certa ripulsa come nei confronti degli esseri viventi in questione.

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