RINVIATA LA MANIFESTAZIONE A PIEVE / OPERA

RINVIATA LA MANIFESTAZIONE PER LA SITUAZIONE PROFUGHI
I sindaci di Opera e Pieve Emanuele disposti a trattare per una soluzione pacifica che dia garanzie

Opera – 7 giugno 2011. Al termine del vertice di oggi pomeriggio e su richiesta del Prefetto di Milano ai sindaci di Opera e Pieve Emanuele, è stata rinviata la manifestazione organizzata dai comuni per chiedere che i profughi di Pieve Emanuele siano trasferiti altrove. Da tre settimane sono infatti oltre quattrocento gli uomini alloggiati al Residence Ripamonti e proprio per le problematiche legate a tale presenza sono intervenuti i sindaci dei due comuni confinanti, maggiormente coinvolti dai disagi, che hanno scelto la via della protesta di piazza per fare sentire la propria voce.
“Il Prefetto Lombardi si è impegnato ad accelerare la nomina del soggetto attuatore - ha annunciato il Sindaco di Opera Ettore Fusco - e già domattina la Giunta Regionale provvederà ad designare la persona preposta all’individuazione dei centri di accoglienza e soprattutto a svuotare il Residence Ripamonti, oggi traboccante di profughi”.
La manifestazione in programma domani pomeriggio è stata quindi sospesa per consentire alla Giunta regionale di lavorare serenamente alla nomina di chi poi dovrà intervenire per la soluzione del problema a Pieve Emanuele.
“Naturalmente non ci arrendiamo - dichiara il Sindaco Fusco, organizzatore della protesta insieme al collega Pinto di Pieve Emanuele - e non intendiamo in alcun modo farci prendere in giro. Se nei prossimi giorni non sarà infatti nominato colui che dovrà intervenire smistando i profughi di Pieve e, soprattutto, se questo non risolverà entro il mese di giugno il problema - conclude il primo cittadino di Opera - allora scenderemo in piazza, e questa volta senza fare sconti a nessuno”.

Ettore Fusco, Sindaco di Opera.

1 commento:

Anonimo ha detto...

A quanto si legge sui giornali il direttore del residence di proprietà di Ligresti è addirittura un consigliere provinciale del PDL? Forse le centinaia di profughi li hanno mandati a sua insaputa, così non ha potuto neanche avvisare il sindaco.
Pecunia non olet, e 43 euro al giorno per profugo a fine mese fanno una bella somma.Pazienza se i cittadini si infuriano, tanto le elezioni sono lontane. Ma la gente si ricorda, si ricorda ...