Tanti erano i cittadini presenti all'incontro pubblico organizzato dalla Lega Nord pievese di Pierpaolo Antonelli per mettere a confronto i cittadini con il Sindaco Rocco Pinto ed il Comandante della Polizia Locale Boselli che hanno sudato sette camicie per sostenere le proprie tesi dinnanzi alla folla inferocita dal metodo con cui le multe sono state date.
Da circa un mese sono entrate in funzione, nella frazione pievese che separa il centro da Rozzano, alcune telecamere, le oramai famose T-red, che sparano multe a raffica. Si tratta infatti di migliaia di infrazioni già notificate agli interessati che, nei casi più eclatanti, si sono trovati fino a otto multe in un mese.
Indiscutibilmente le ragioni della gente sono piuttosto reali ed evidenti, non si arriva a fine mese la più eloquente, ed il neoeletto Sindaco della CdL si permette di risanare le casse comunali con il sistema più odioso, le telecamere ai semafori. Il problema non è tanto l'essere passati con il rosso ed aver preso la multa ma il trabocchetto ordito a danno del cittadino cui non resta il tempo di sgombrare l'incrocio nel momento in cui diviene arancione il semaforo.
Questo per la rapidità con cui scatta il rosso e quindi la fatidica foto. Lo stesso scatto avviene troppo presto, praticamente contestualmente al passaggio da arancione a rosso, non dando il benchè minimo tempo all'automobilista passato con l'arancione di lasciare libero l'incrocio.
Da circa un mese sono entrate in funzione, nella frazione pievese che separa il centro da Rozzano, alcune telecamere, le oramai famose T-red, che sparano multe a raffica. Si tratta infatti di migliaia di infrazioni già notificate agli interessati che, nei casi più eclatanti, si sono trovati fino a otto multe in un mese.
Indiscutibilmente le ragioni della gente sono piuttosto reali ed evidenti, non si arriva a fine mese la più eloquente, ed il neoeletto Sindaco della CdL si permette di risanare le casse comunali con il sistema più odioso, le telecamere ai semafori. Il problema non è tanto l'essere passati con il rosso ed aver preso la multa ma il trabocchetto ordito a danno del cittadino cui non resta il tempo di sgombrare l'incrocio nel momento in cui diviene arancione il semaforo.
Questo per la rapidità con cui scatta il rosso e quindi la fatidica foto. Lo stesso scatto avviene troppo presto, praticamente contestualmente al passaggio da arancione a rosso, non dando il benchè minimo tempo all'automobilista passato con l'arancione di lasciare libero l'incrocio.
Sindaco e Comandante si sono tirati addosso le ire dei cittadini quando, a più riprese, hanno cercato di sostenere la causa della legittimità dei semafori. Motivazioni, le loro, contestate però dagli avvocati convocati dal responsabile leghista, organizzatore della serata, e dal rappresentante della Federconsumatori che hanno dato più di una buona ragione al Sindaco ed al Comandante di Polizia Locale di fare un atto di ritiro delle multe per vizi legati al cattivo funzionamento semaforico.
Naturalmente i cittadini vanno educati a comportamenti virtuosi e sicuri per se stessi ed anche per gli altri ma questo non giustifica tante multe, con sei punti di penalizzazione a contravvenzione, a persone che si trovano a spendere oltre uno stipendio ed a salutare la propria patente martoriata dalle sanzioni con le conseguenze intuibili per i pendolari che devono recarsi al lavoro in zone mal servite dagli autobus.
A Rocco Pinto, Sindaco di Pieve, ed al suo Comandante di PL diamo un suggerimento anche noi operesi tra cui vi sono molte vittime dei semafori killer: "Ritirate i provvedimenti sanzionatori per dimostrare che con questo sistema si volevano educare i cittadini e non, invece, sanare le casse colabrodo dell'Amministrazione pievese.
A Rocco Pinto, Sindaco di Pieve, ed al suo Comandante di PL diamo un suggerimento anche noi operesi tra cui vi sono molte vittime dei semafori killer: "Ritirate i provvedimenti sanzionatori per dimostrare che con questo sistema si volevano educare i cittadini e non, invece, sanare le casse colabrodo dell'Amministrazione pievese.
Dimostrate loro che quando ci si sbaglia lo si può anche ammettere. Sospendete l'utilizzo delle T-red riprogrammandole con tempi più idonei a non essere strumento estorsivo ma educativo e sanzionatorio di infrazioni reali. Più tempo per l'arancione e scatto della foto ritardato di almeno un secondo dal passaggio dall'arancione al rosso.
I cittadini saranno sicuramente grati ad un'Amministrazione attenta ad una problematica molto sentita soprattutto da quelle famiglie che con milleduecento euro al mese ci devono vivere e non possono pagare sei multe perdendo anche la possibilità di andare a lavorare con la macchina a causa della patente folgorata a suon di sei punti ad infrazione.
La Lega Nord operese è con i colleghi pievesi che hanno svolto un ottimo lavoro mettendo a confronto i cittadini con le istituzioni e portando a conoscenza della popolazione multata le possibilità loro consentite dalla legge per porre un rimedio al danno in essere.
Gli avvocati sono stati gettonatissimi e da oggi partono i ricorsi secondo le modalità prospettate in aula."
Speriamo non si debbano vivere le stesse tensioni anche a Opera dove la maggioranza di sinistra ha appena votato il regolamento delle telecamere che noi della Lega Nord abbiamo osteggiato proprio poiché temiamo che sia interesse di Ramazzotti utilizzare un sistema in voga in molti comuni: fare cassa con le multe per sanare gli sprechi dell'Amministrazione.
Speriamo non si debbano vivere le stesse tensioni anche a Opera dove la maggioranza di sinistra ha appena votato il regolamento delle telecamere che noi della Lega Nord abbiamo osteggiato proprio poiché temiamo che sia interesse di Ramazzotti utilizzare un sistema in voga in molti comuni: fare cassa con le multe per sanare gli sprechi dell'Amministrazione.
Il comunicato stampa del Gruppo Consiliare:
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