FUORI DALLE BALLE
"Fuori dalle balle" è lo slogan coniato per la raccolta di firme necessaria a presentare una petizione al Presidente della Repubblica con la richiesta di scioglimento delle camere per manifesta incapacità del Presidente del Consiglio Romano Prodi e del suo Governo. Opera ha contribuito all'impresa di raccogliere un milione di firme, da consegnare al Presidente Napolitano, con un gazebo all'interno della Festa del Patrono dove i militanti leghisti hanno raccolto, in dodici ore di lavoro ininterrotte, poco meno di trecento firme. I gazebo della Lega piacciono sempre di più agli operesi che li frequentano con molta più assiduità che non la festa dell'unità e le nostre torte vanno davvero a ruba. Oltre alle firme per mandare a casa Prodi si sono soprattutto allacciati rapporti con cittadini vogliosi di vedere un Sindaco leghista alla guida di Opera ed offerte di collaborazione per la campagna elettorale prossima a venire. La Lega Nord oggi è forte ad Opera quasi quanto nelle valli bergamasche e quest'anno, godendo anche della notorietà ricevuta grazie alla battaglia vinta per salvare il paese da un campo nomadi regolare e quindi amovibile, i cittadini ci chiedono a gran voce che Opera diventi come quei comuni, gestiti con orgoglio, dove il Sindaco è uno del popolo, conosciuto, onesto e soprattutto che lavori per la gente. Queste sono le nostre caratteristiche e l'anno prossimo finalmente regaleremo ai concittadini un'Amministrazione forte, corretta e con l'interesse prioritario di restituire al Paese la sicurezza e la fiducia nelle istituzioni. Al gazebo del carroccio hanno partecipato oltre ai militanti locali ed ai sostenitori operesi anche il Consigliere Regionale Fabrizio Cecchetti ed il Parlamentare Nazionale Onorevole Paolo Grimoldi. Tornando alla petizione ed alla richiesta di andare alle urne, quanto prima, è chiaro a tutti come l'Italia stia andando in malora ed il popolo sia stanco di pagare le conseguenze di politiche centraliste disastrose. Abbiamo bisogno di autonomia e se da Roma non dovesse arrivare un segnale di cambiamento che può giungere solo con un nuovo governo con forte presenza leghista, meno interessato alle poltrone ed ai privilegi della partitocrazia e più vicino ai problemi della gente, allora torneremo a gridare in piazza che siamo stufi di essere massacrati per mantenere il carrozzone Italia. Se non cambia con questo sistema ci resta solo una strada: chiedere l'indipendenza del Nord. PADANIA LIBERA.
DOMENICA 24 GAZEBO IN VIA DANTE ANGOLO VIA PAPA GIOVANNI XXIII
In occasione della Festa di Opera la Lega Nord allestisce un Gazebo dove i cittadini potranno confrontarsi con le nostre idee, con il nostro operato sul territorio ed apporre la propria firma contro il decreto Amato Ferrero che istituisce una nuova legge sull'immigrazione. Sarà possibile anche firmare la nuova campagna nazionale per chiedere al Presidente della Repubblica lo scioglimento anticipato delle camere per manifesta incapacità di Prodi a governare il Paese. Vi aspettiamo numerosi soprattutto per gli ultimi aggiornamenti in merito alla cessione delle aree in edilizia convenzionata, alla relazione degli ispettori del Ministero che hanno rilevato le irregolarità contabili ed amministrative al Comune di Opera, alla questione sicurezza e rom ad Opera ed ogni altro tema locale su cui avremo modo di soddisfare la vostra sete di conoscenza. L'appuntamento è per domenica 24 dalle 9.30 per tutta la giornata in Via Dante, davanti alla scuola elementare.
Comunicato ai Militanti.
OGGETTO: Divieto di adesione ai Circoli delle Libertà
Da alcune Sezioni cittadine ci viene segnalato che i Circoli delle Libertà stanno intensificando le richieste ai nostri militanti di aderire alle loro iniziative sul territorio.
Con la presente ribadiamo quanto già detto mesi addietro in sede di Direttivo Provinciale (su precisa indicazione della Segreteria Nazionale), e cioè che è fatto divieto ai militanti della Lega Nord di aderire ai Circoli delle Libertà e partecipare a loro iniziative e manifestazioni.
Da alcune Sezioni cittadine ci viene segnalato che i Circoli delle Libertà stanno intensificando le richieste ai nostri militanti di aderire alle loro iniziative sul territorio.
Con la presente ribadiamo quanto già detto mesi addietro in sede di Direttivo Provinciale (su precisa indicazione della Segreteria Nazionale), e cioè che è fatto divieto ai militanti della Lega Nord di aderire ai Circoli delle Libertà e partecipare a loro iniziative e manifestazioni.
FESTA DI MIRASOLE
Opera, 17 giugno 2007. L'accampamento del Consigliere Fusco, così il Sindaco aveva bollato il secondo gazebo della Lega Nord e dei cittadini del presido di Opera Sicura davanti all'Abbazia di Mirasole, si è tenuto in un clima di serenita e gioia per le famiglie che vi hanno preso parte. Dopo le torte e le tanto deplorate salamelle, che per qualcuno sono sinonimo di ignoranza e grettezza (gli stessi che predicano la droga libera affinchè i propri sostenitori possano bruciarsi le ultime cellule cerebrali), al calare del sole davanti all'abbazia sono rimasti solo gli agenti della Digos preoccupati per le scritte razziste rilevate stamani proprio dove si posiziona il gazebo della Lega. Naturalmente non siamo preoccupati se due stolti imbrattano una strada dandoci dei razzisti e fascisti pur essendo loro, nazisti rossi, a non accettare le diversità di chi la pensa in modo alternativo al loro. Oramai persino Penati, che i rom li voleva mandare a Opera, ha capito che non paga il buonismo gratuito ai danni dei cittadini ed ha riconosciuto che la maggior parte dei crimini sono compiuti dagli stranieri e che i rom non hanno alcun diritto di occupare abusivamente le nostre terre e delinquere a loro piacimento. Ma ad Opera ancora non è così. Qualcuno ancora cerca di combattere il popolo che vuole libertà, giustizia e sicurezza. Cosa ne venga nelle tasche di questi non lo sappiamo ma preferiamo sperare che tutta la sinistra prenda le posizioni di Penati, seppure opportunistiche visto che il voto è prossimo a venire anche per la provincia, in modo tale che il vento cambi ed il cittadino torni ad essere un soggetto con dei diritti e non solo un oggetto con dei doveri. Tornando alla festa, gli organizzatori, hanno apprezzato l'affluenza di persone che ha potuto gustare i piatti preparati dai cittadini stessi ed il gran numero di persone che hanno sottoscritto una petizione contro il decreto Amato Ferrero sull'immigrazione. L'occasione è servita anche per portare i cittadini a conoscenza di quanto accade ad Opera ultimamente, dagli sgomberi di rom che il Sindaco nega all'ispezione ministeriale che sempre secondo il primo cittadino sarebbe un invenzione di Fusco. Intanto il Ministero delle Finanze, finita l'indagine che ha prodotto una corposa lista di irregolarità con tanto di richiesta di recupero dei soldi spesi male per un importo di mezzo milione di euro, attende proprio risposta da Ramazzotti alle "balle di Fusco". Tutti i volantini diffusi riportavano i siti internet dove sono reperibili le notizie su opera dal http://www.operasicura.blogspot.com/ a quello sulle gaffe della sinistra che prende il nome del loro gruppo consiliare http://www.democraticiperopera.blogspot.com/ passando dai siti del gruppo consiliare e della sezione del carroccio per finire con quello del Presidio di Opera. Tutti comunque raggiungibili da quello del Comitato Opera Sicura.
COMUNICATO STAMPA: SOCI DI COOPERATIVA, NON PAGATE!
Questo è quanto emerso nel corso dell'assemblea pubblica di martedì 12 giugno presso il Centro Civico Pasolini di Opera. Il comitato dei soci delle cooperative che ha già ottenuto dall'Amministrazione del Sindaco Ramazzotti una riduzione di circa il 40% rispetto alla prima richiesta, dal Sindaco stesso definita non modificabile, ha deciso di andare avanti e protestare ulteriormente contro la prepotenza ed arroganza di Ramazzotti, oramai delegittimato poichè detestato dai suoi concittadini, e tenere duro fino all'arrivo della prossima Giunta. La cifra giusta che i soci dovrebbero pagare per acquisire il diritto di proprietà del terreno su cui sorgono le case di edilizia convenzionata, trasformando così il solo diritto di superficie della cooperativa in un pieno possesso della propria abitazione, è ancora molto più basso di quanto l'Amministrazione oggi chiede. Dobbiamo sottolineare come Ramazzotti, nonostante la fermezza iniziale, abbia già calato le braghe dimostrando che i 15mila euro richiesti inizialmente, per abitazione media, erano veramente uno sproposito. Adesso i cittadini devono comunque resistere e rimandare al mittente le lettere che il Sindaco ha già annunciato di avere inviato lasciando che le sue richieste cadano nel vuoto ed attendendo un anno che la nuova giunta rivaluti l'intera vicenda. L'impegno che noi della Lega Nord, se amministreremo l'anno prossimo, abbiamo già preso e qui ribadiamo, è quello di una richiesta equa per i cittadini che non gravi eccessivamente sulle tasche degli inquilini e non danneggi, ovviamente, gli altri operesi. Votare Lega Nord alle Amministrative del 2008 darà quindi la certezza di una giusta valutazione del prezzo delle aree dai cui proventi la Giunta Ramazzotti vorrebbe invece ricavare il necessario per fare una campagna elettorale che faccia dimenticare agli operesi cinque anni di malgoverno. In assemblea è emersa anche la proposta di manifestare davanti al comune. La Lega Nord si impegna sin da ora, qualora fosse decisa la strada della protesta di piazza, a manifestare con gli operesi portando anche rappresentanti delle istituzioni per dare forza e voce alle legittime richieste della gente.
SEMPRE PIU' FACILE AVERE IL PERMESSO DI SOGGIORNO
IMMIGRAZIONE: PERMESSO DI SOGGIORNO PER MOTIVI DI PROTEZIONE SOCIALE
Individuare regole comuni, dal Nord al Sud Italia, per la concessione del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale alle vittime di tratta e riduzione in schiavitù. E' l'obiettivo della circolare del Ministro dell'Interno recante "Art. 18 T.U. delle disposizioni concernenti la disciplina sull'immigrazione. Permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale". Secondo la circolare, il Questore "qualora accerti situazioni di violenza o di grave sfruttamento nei confronti di uno straniero, può valutare autonomamente la situazione di concreto pericolo per la sua incolumità e, ove questa sussista, prescindendo dalla sua disponibilità a denunciare o a collaborare, può procedere al rilascio, nel più breve tempo possibile, del permesso di soggiorno".
Il Questore può anche decidere di concedere il permesso di soggiorno per protezione umanitaria su segnalazione dei Servizi sociali, degli Enti locali o delle Associazioni, Enti o altri organismi privati i quali nel corso dei loro interventi abbiano rilevato situazioni di violenza o di grave sfruttamento nei confronti dello straniero. fonte: www.governo.it
Individuare regole comuni, dal Nord al Sud Italia, per la concessione del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale alle vittime di tratta e riduzione in schiavitù. E' l'obiettivo della circolare del Ministro dell'Interno recante "Art. 18 T.U. delle disposizioni concernenti la disciplina sull'immigrazione. Permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale". Secondo la circolare, il Questore "qualora accerti situazioni di violenza o di grave sfruttamento nei confronti di uno straniero, può valutare autonomamente la situazione di concreto pericolo per la sua incolumità e, ove questa sussista, prescindendo dalla sua disponibilità a denunciare o a collaborare, può procedere al rilascio, nel più breve tempo possibile, del permesso di soggiorno".
Il Questore può anche decidere di concedere il permesso di soggiorno per protezione umanitaria su segnalazione dei Servizi sociali, degli Enti locali o delle Associazioni, Enti o altri organismi privati i quali nel corso dei loro interventi abbiano rilevato situazioni di violenza o di grave sfruttamento nei confronti dello straniero. fonte: www.governo.it
A RAMAZZOTTI SONO APPARSE LE PROSTITUTE
FINO A POCHI GIORNI FA NEGAVA CHE CE NE FOSSERO SULLA VALTIDONE
Adesso invece ha persino scritto una lettera aperta al Prefetto insieme al suo collega di Locate di Triulzi. Ottima cosa, sicuramente, peccato che l'ha fatto solo dopo la nostra seconda interpellanza in merito che abbiamo presentato nell'ultimo Consiglio Comunale (http://gruppoconsiliarelega.blogspot.com/2007/05/droga-e-prostituzione-2.html) e, soprattutto, dopo averci risposto alla prima sostenendo che non era vero ci fosse mercato del sesso e della droga 24h al giorno sulla 412 dietro lo zerbo. Il primo di giugno quindi, dopo avere visto con il lavoro fatto alla cascina Mirasole che non scherziamo, abbiamo infatti ottenuto lo sgombero dei rom che vi dimoravano, ha pensato bene di parare il colpo minacciando di intervenire lui stesso a manifestare con la fascia tricolore. Questo però solo dopo aver letto i nostri volantini (http://loperese.blogspot.com/2007/05/maggio-2007.html) dove preannunciavamo manifestazioni popolari ed occupazioni di quelle aree a breve per combattere il fenomeno e protestare contro la sua inefficenza e spregiudicatezza nel negare quello che invece oggi, per paura che parta un'altra crociata popolare, ha deciso di cavalcare nella speranza di non fare un'altra figuraccia. Complimenti Ramazzotti, qualora il Prefetto non desse risposte soddisfacenti alle richieste di legalità delle Amministrazioni di Opera e Locate saremo lieti di essere al suo fianco nelle manifestazioni in cui indosserà la fascia tricolore.
BOSSI A PONTIDA: «Il Parlamento è paralizzato, Napolitano intervenga»
"Il presidente della Repubblica deve intervenire perchè il paese è in una situazione di grave difficoltà. Il governo non ha i numeri per fare approvare le sue stesse leggi, il Parlamento è paralizzato, c’è una situazione per cui non si può andare avanti. La parola deve tornare ai cittadini come dice la Costituzione, bisogna che ci siano subito le elezioni politiche, il presidente della Repubblica deve prendere atto di questa situazione». Con queste parole il segretario federale della Lega Nord, Umberto Bossi, chiede al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di tornare al voto per le elezioni politiche. Per Bossi, «la crisi della politica non è una invenzione dei giornalisti, se non si trova una soluzione c’è il rischio che aumenti perchè il Parlamento, che non ha i numeri, non può dare nessuna risposta".
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